Sanità privata Siglata la preintesa per il rinnovo del contratto

Sanità privata Siglata la preintesa per il rinnovo del contratto

12 Giugno 2020 0 Di Avv. Corrado Riggio

Buste paga più pesanti per i lavoratori dei centri e delle case di cura accreditate con un incremento stipendiale che si aggira intorno ai 154 euro mensili.

 

Al termine di una lunghissima e complicata trattativa è stata finalmente siglata la preintesa per il rinnovo del Contratto della Sanità privata, contratto atteso da circa 14 anni e che interessa quasi 100 mila lavoratori. I Sindacati hanno affermato di essere riusciti a raggiungere un incremento medio mensile pari a 154 euro, riconoscendo in tal modo ai lavoratori della Sanità privata una dignità da troppo tempo negata. Nel dettaglio la preintesa, che sul fronte salariale stabilisce un incremento pari al 4,21 %, per un valore medio mensile di 154 euro e l’erogazione di una tantum di 1.000,00 euro per tutti i lavoratori erogata in due tranche, amplia la sfera dei diritti, prevedendo l’allargamento e la piena esigibilità dei sotto elencati diritti:

permessi retribuiti, fra i quali il diritto a 12 ore annue per viste mediche ed esami diagnostici;

 malattia, separando il comporto di quest’ultima da quello dell’infortunio, escludendo dal comporto i giorni per le terapie salvavita e i giorni successivi di assenza dal lavoro dovuti agli effetti collaterali;

– ferie, garantendo almeno 15 giorni di calendario consecutivi dal 15 giugno al 15 settembre;

– formazione, con la costituzione di un fondo a carico delle aziende per la formazione e l’aggiornamento professionale, garantendo l’acquisizione dei crediti Ecm;

– orario di lavoro, garantiti 14 minuti di tempi di vestizione compresi nell’orario;

– riposo giornaliero, con la previsione di 11 ore di riposo consecutive senza deroghe, la prestazione massima dell’orario giornaliero non può superare le 12 ore, introdotto un articolo sull’orario di lavoro flessibile;

 diritti, con l’introduzione delle ferie solidali per i lavoratori in situazioni di difficoltà personale;

– relazioni sindacali, potenziando la contrattazione aziendale, l’informazione e l’introduzione del confronto con le organizzazioni sindacali;

– stop aggressioni, inserendo per la prima volta in un contratto nazionale un articolo specifico che affronta il contrasto alle aggressione al personale;

– occupazione, con una clausola di stabilizzazione per i lavoratori a tempo determinato per contrastare il lavoro precario;

– rappresentanza, con più ruolo alle delegate e ai delegati, sia Rls che Rsu.

A questo punto, partirà la consultazione dei lavoratori sulla preintesa che restituirà a migliaia di loro il diritto al contratto, nel rispetto di un principio guida ovvero stesso lavoro, stessi diritti, stesso contratto sia nel settore pubblico che in quello privato.