Test a tappeto per gli operatori del “Ruggi”

Test a tappeto per gli operatori del “Ruggi”

17 Aprile 2020 0 Di Giuseppe Manzo

La Cgil: estendere i tamponi a tutti gli operatori impegnati nella lotta al coronavirus, dopo la positività di un infermiere in servizio all’Azienda ospedaliera universitaria di Salerno.

 

A richiedere di adottare da subito questa profilassi è la CGIL Fp con una nota indirizzata ai vertici delle Aziende ospedaliera e sanitaria salernitane a tutela del personale sanitario.

“La positività al tampone di un infermiere dell’ospedale “Ruggi d’Aragona” , che nei giorni precedenti era, invece, risultato negativo al test sierologico, evidenzia ancora di più l’esigenza di sottoporre tutto il personale medico sanitario a tampone, per un’istantanea ufficiale e attendibile dello stato di salute degli addetti alla cura e all’assistenza presso le strutture” – afferma il segretario generale Antonio Capezzuto.

“Accogliamo con favore quanto annunciato dal governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca sulla predisposizione nel breve tempo di un Piano regionale per lo screening di massa tramite tampone, a partire dal personale sanitario” – prosegue il dirigente sindacale.

“Gli aggiornamenti sulle indicazioni del Ministero della Salute in merito ai test diagnostici, resi noti da una circolare del 15 aprile della FOFI, confermano, infatti, che il tampone rino-faringeo resta, al momento, l’unico strumento valido per l’accertamento della positività al Covid-19; i test sierologici rapidi (quelli che identificano gli anticorpi IgM e IgG) non sostituiscono il tampone” – aggiunge Capezzuto.

“L’impiego dei test sierologici nell’ambito della diagnostica di infezione da SARS-CoV-2, necessita di ulteriori evidenze sulle loro performance e utilità operativa. In base al parere espresso dal Comitato Tecnico Scientifico, non possono, allo stato attuale dell’evoluzione tecnologica, sostituire il test molecolare basato sull’identificazione di Rna virale dai tamponi nasofaringei secondo i protocolli indicati dall’Oms” – ribadisce il sindacalista.

“L’unica diagnosi attualmente valida resta pertanto il tampone rino-faringeo. Ci auguriamo, dunque, che si possa accelerare nel più breve tempo possibile affinché si accerti lo stato di salute degli operatori” – conclude Capezzuto.