Santobono, domani sit-in Cgil Cisl Uil contro interdizione parcheggi dipendenti

Santobono, domani sit-in Cgil Cisl Uil contro interdizione parcheggi dipendenti

14 Novembre 2023 Off Di La Redazione

I sindacati di categoria della sanità di Cgil, Cisl e Uil terranno domattina, mercoledì 15 dalle 8,30 alle 10 un sit-in nei pressi del pronto soccorso dell’ospedale Santobono di Napoli per protestare contro la decisione dell’azienda di interdire per motivi di sicurezza il parcheggio interno agli oltre 400 tra infermieri, tecnici e medici chiamati ad effettuare il primo turno di lavoro dalle 8 alle 14.

“Siamo senza parole – scrivono in una nota unitaria le tre federazioni –  per il tono perentorio e insindacabile, che rimanda a rapporti di lavoro tanto in auge nel periodo prebellico, e che evidentemente non ammette contraddittorio, con cui la direzione di questo presidio “semplicemente” informa tutti noi lavoratori, che da domani 15.11.23 è categoricamente interdetto l’ingresso e sosta auto nel parcheggio del P.O. Santobono da entrambi i varchi di Via Caiazzo e di Via M. Fiore, senza peraltro  indicare neanche la durata di tale provvedimento! E’ evidente che posta così la questione la rigettiamo decisamente al mittente e dichiariamo un immediato stato d’agitazione di tutto il personale”.

Massimo Mancini, segretario aziendale della Cisl FP di Napoli, la federazione guidata da Luigi D’Emilio, sottolinea che “era in corso una trattativa con la direzione per assicurare parte dei posti in particolare a quanti vengono a lavorare da altre province e da luoghi lontani, ed avevamo dato la nostra disponibilità a trovare assieme una soluzione che salvaguardasse le esigenze poste dall’azienda e quelle del personale. Poi è arrivata d’improvviso questa decisione unilaterale, che non comprendiamo in nessun modo. Spero che il management non ritenga superfluo il confronto con i rappresentanti dei lavoratori, che hanno dato e danno lustro all’ospedale ogni giorno con il loro impegno e le prestazioni di eccellenza che realizzano a difesa dei bambini che da tutto il Mezzogiorno vengono ricoverati qui”.