Ordinatamente: è sbagliato caricare sui medici di famiglia la vaccinazione anticovid

Ordinatamente: è sbagliato caricare sui medici di famiglia la vaccinazione anticovid

11 Marzo 2021 0 Di La Redazione

“Occorrerà istituire un tavolo istituzionale per la questione vaccini cercando di coinvolgere qualunque medico sia interessato”.

“La campagna vaccinale rappresenta un peso enorme che non può essere scaricato sui soli medici di famiglia’’ Ad affermarlo in una nota stampa i medici della Lista Ordinatamente. “L’accordo firmato, nella giornata di ieri l’altro, alla Regione Campania e dai sindacati di categoria, è, più che uno sbaglio, un danno per i medici di Medicina Generale. Tale accordo non ci convince per più motivi. Anzitutto i medici di Medicina Generale sono una struttura fondamentale per la società già oberata da carichi di lavoro legati alle zone carenti che hanno comportato l’assunzione di un numero di pazienti oltre ogni più lecita sopportazione, caricarli, perciò, anche del peso della campagna vaccinale ha quasi il senso di voler infierire contro questa categoria. Dire, poi, che il vaccino è una semplice iniezione è sbagliato, falso e dannoso, altrimenti ci dovrebbero spiegare come mai sono state create strutture faraoniche che prevedevano come prima cosa una sezione per l’emergenza. Tutto ciò significa o che si è sbagliato prima o che si è superficiali adesso o che non si ha il cuore il medico impegnato e il paziente curato. Ordinatamente si sarebbe aspettato il coinvolgimento di tutti i medici volontari, giovani laureati, specializzandi, i medici di continuità assistenziale e quant’altro per dare un significativo impulso alla campagna vaccinale, e soprattutto svolgendo le somministrazioni in condizioni di sicurezza e serenità. Ci sembra che questo accordo voglia nei fatti mortificare le USCA, la medicina di Continuità Assistenziale e tutti gli operatori della sanità. Siamo convinti che terminato il momento elettorale occorrerà aprire un tavolo istituzionale e di confronto con tutti i medici che vorranno dare il proprio contributo per la lotta all’emergenza sanitaria come è già avvenuto dall’inizio della pandemia. I medici devono sentire la solidarietà, la vicinanza e la gratitudine della società e degli operatori seduti ai tavoli di trattativa, cosa, e questo ci dispiace molto, che da questo accordo non emerge”.