Cresce la polemica tra Sigle Confederali e Manager Asl Salerno

Cresce la polemica tra Sigle Confederali e Manager Asl Salerno

6 Febbraio 2022 0 Di La Redazione

Si infiamma il botta e risposta tra le sigle sindacali CGIL FP, CISL FP, UIL FPL, e il direttore generale dell’Asl Salerno, Mario Iervolino. Le polemiche non si placano dopo la manifestazione indetta giovedì scorso, presso la sede dell’Azienda sanitaria locale per l’immobilismo ed il silenzio mostrati dal manager alle molteplici criticità in atto. Le rappresentanze dei lavoratori volevano confrontarsi con il direttore generale su diverse vertenze, in particolare quelle legate alla mancata stabilizzazione dei precari e la progressione economica. Non essendo state ricevute hanno avviato le procedure per la dichiarazione dello sciopero generale chiedendo al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca le dimissioni di Iervolino.

Dopo le accuse è arrivata la replica del manager Iervolino. “Questa Asl è al lavoro per la revisione e la rivalutazione di tutti gli atti e le procedure che portano alla definizione degli istituti contrattuali, di cui alle richieste delle Organizzszioni sindacali, il tutto nel rispetto delle normative e dei diritti dei lavoratori. Probabilmente, per qualche componente di qualche sigla sindacale, il cambio di interlocutore in qualche servizio aziendale, avendo avuto precedentemente dei percorsi di confronto preferenziali, ha determinato una difficoltà di riscontro alle richieste quotidiane. Ciò, evidentemente, ha determinato un cortocircuito comunicativo”.
Immediata la risposta dei sindacati. “La replica del direttore generale alle legittime rivendicazioni delle Organizzazioni sindacali è priva di senso e dimostra come non ci siano motivazioni valide e strutturate dietro la scelta di evitare il confronto con le rappresentanze dei lavoratori. Il direttore generale dell’Asl avrebbe fatto meglio a continuare a dormire il sonno dei giusti che svegliarsi e fare illazioni di cattivo gusto. Infatti dal chiuso della sua stanza non si è reso conto che tutte le Organizzazioni sindacali confederali hanno indetto lo stato di agitazione, in previsione dell’organizzazione di una giornata di sciopero e, quindi, se interlocutori preferenziali potessero esserci stati, lo sarebbero stati tutti – dichiarano i segretari generali di CGIL FP, CISL FP, UIL FPL di Salerno, rispettivamente Antonio Capezzuto, Miro Amatruda e Donato Salvato – la direzione generale forse non ha ancora capito che il settore del servizio personale è il punto di transito che è costretto a veicolare tutte le istanze dei lavoratori, al fine di evitare continui contenziosi e diffide e, quindi, è un livello di snodo, all’interno del quale si contemperano esigenze dei lavoratori e quelle dell’Azienda. Infatti il contenzioso lievitato enormemente nei confronti dell’Ente, mostra l’immobilismo assoluto che sta caratterizzando l’attuale gestione che se protratto ancora per pochi giorni, porterà al collasso l’Azienda. Corto circuito comunicativo? Spiace dover rilevare che è l’Asl Salerno a vivere un vero e proprio cortocircuito amministrativo. Continueremo a tenere accesi i riflettori e a proseguire nella mobilitazione rispetto ad un’Azienda priva di dirigenti capaci di dialogare e soprattutto di fare il proprio mestiere anche se lautamente compensati”.