Coronavirus, e se l’aiuto venisse dal vino rosso?

Coronavirus, e se l’aiuto venisse dal vino rosso?

15 Aprile 2020 0 Di Giuseppe Manzo

Prosegue a ritmo serrato la sperimentazione in Campania per combattere l’affezione virale. Potrebbe venire dalla natura, questa volta, un rimedio per contrastare il coronavirus.

 

Dopo la sperimentazione del Tocilizumab, il farmaco per l’artrite reumatoide, avviata dal professor Paolo Ascierto della Fondazione Pascale, ora una speranza per contrastare il virus potrebbe venire anche dal vino rosso.
La novità arriva da un integratore, con funzione antifiammatoria, il Taurisolo, a base di rasveratrolo, che viene estratto dalle vinacce di Aglianico, usate per la produzione del Taurasi, un vino Docg irpino.
Lo studio sul vino rosso, condotto dai ricercatori Guangdi Li ed Erik De Clercq, e pubblicato recentemente sulla rivista scientifica Nature, evidenzia come il resveratrolo sarebbe capace di bloccare la replicazione virale di Mers, virus della famiglia Sars-Covid-2, comunemente chiamato coronavirus.
Da questo presupposto nasce il protocollo sperimentale elaborato dal direttore del Dipartimento di Farmacia dell’Università “Federico II’ di Napoli, Ettore Novellino, coinvolgendo l’ospedale Monaldi.
La sperimentazione consiste nella somministrazione di Taurisolo (molecola già utilizzata in pillole per prevenire le malattie cardiovascolari) ai casi accertati di coronavirus, sotto forma di aerosol.
Una sola somministrazione destinata ai pazienti con Tbc bacilliferi ha offerto rilevi molto promettenti per controllare la fase infiammatoria di Sars-Cov-2.
Ora si attende il parere dell’Aifa per fare partire la sperimentazione così da somministrare il Taurisolo, a domicilio, e con aerosol a chi è risultato positivo al coronavirus.
Per completezza dell’informazione va solo aggiunto che sulla questione si va spendendo dal oltre quindici anni l’immunologo casertano Andrea Del Buono che non ha mai raccolto i frutti di questa sua intuizione.