A Villa Margherita attivate azioni per contrastare il contagio

A Villa Margherita attivate azioni per contrastare il contagio

30 Marzo 2020 0 Di T.U.

La struttura di riposo sannita, in intesa con l’Azienda sanitaria locale, ha messo in campo tutte le procedure atte a circoscrivere la diffusione dell’epidemia virale.

 

Da un dettaglio dei dati dall’Istituto Zooprofilattico di Portici, incaricato di processare gli 81 tamponi effettuati su altrettanti soggetti, tra personale e pazienti del centro di riabilitazione Villa Margherita di Benevento, 52 persone risultano positive alla SARS-CoV-2, di cui 27 non residenti della provincia di Benevento e 25 residenti nei seguenti comuni sanniti: Benevento, Apice, Apollosa, Calvi, Circello, Montesarchio, Pago Veiano, Paolisi, Pontelandolfo, San Giorgio del Sannio e Torrecuso.

La Commissione interna di verifica istituita dall’Asl Benevento – composta dal direttore pro-tempore del Dipartimento di Prevenzione, dal direttore del Distretto Sanitario di Benevento e dal responsabile dell’Unità Operativa di Prevenzione Collettiva (Uopc) di Montesarchio – ieri mattina si è accertata che i titolari del centro di riabilitazione avessero rispettato le direttive già indicate dall’Azienda Sanitaria, constatando l’avvenuta sanificazione dell’intera struttura e il mantenimento della condizione di isolamento delle persone risultate positive al test. Grazie anche a un’intensa attività di affiancamento con la Direzione Strategica dell’Asl, inoltre, i titolari di Villa Margherita hanno provveduto a sottoscrivere contratti di lavoro temporaneo con società interinali per sostituire gli operatori risultati affetti da Coronavirus. Èstato comunque sollecitato un ulteriore rafforzamento del numero delle unità lavorative per garantire una più efficace assistenza e il mantenimento delle condizioni igienico-sanitarie complessive dovute.

L’Asl di Benevento, infine, ha comunicato ai titolari di Villa Margherita di poter avviare le procedure per la dimissione dei soggetti risultati negativi al test che hanno concluso il percorso terapeutico, per i quali, poiché per i “contatti di caso”, sarà attivata la sorveglianza domiciliare obbligatoria. È altresì in corso, da parte del centro di riabilitazione, una ulteriore valutazione clinica dei pazienti positivi asintomatici che hanno ultimato il ciclo di cura, volta a valutare l’opportunità di una loro dimissione a domicilio in quarantena con l’intero nucleo familiare e contestuale sorveglianza sanitaria da parte dell’Asl.