Tumori rari, intervento del presidente Oliviero al premio “Carla Russo”

Tumori rari, intervento del presidente Oliviero al premio “Carla Russo”

13 Dicembre 2022 Off Di La Redazione

“La ricerca ad ampio raggio sui tumori cerebrali rari è quanto mai complessa e articolata. Il Premio ‘Carla Russo’ ha il merito di tenere acceso un faro su questo delicatissimo tema dimostrando ancora una volta quanto sia stimolante l’impegno del privato per la pubblica amministrazione”.

Queste le parole del presidente del Consiglio regionale della Campania, Gennaro Oliviero, intervenuto in apertura dei lavori della IV edizione del Premio ‘Carla Russo’ di Pimonte. E ha annunciato: “Già nella prossima Finanziaria della Regione Campania sarà possibile fare un passo in avanti importante per raggiungere l’obiettivo di avere anche qui un centro di eccellenza che si occupi dei tumori cerebrali. Un traguardo molto impegnativo che ci auguriamo di vedere finalmente germogliare con un risultato concreto che premierà l’impegno encomiabile profuso in questi anni dalla famiglia Palummo, promotrice dell’associazione che ha dato vita al Premio”.
    “La quarta edizione del Premio Carla Russo ha confermato che questa iniziativa sta riuscendo a offrire una prospettiva importante per la ricerca nel settore dei tumori cerebrali – ha sottolineato Luigi Mansi promotore del Premio e coordinatore del Comitato scientifico – con significativi risultati di livello internazionale. Quest’anno presentiamo uno ‘special issue’, pubblicato dal “Clinical and Translational Imaging” importante rivista internazionale, che mette insieme i contributi dei ricercatori vincitori del Premio e partiamo con la pubblicazione per ‘Springer nature’ di un libro, al quale collaborano alcuni dei maggiori esperti mondiali, che descrive lo stato dell’arte e individua le prospettive della ricerca nel campo della Neuro-oncologia. Attiveremo, infine, un progetto multicentrico su queste patologie che coinvolgerà gruppi italiani ed europei, utilizzando anche strumenti e competenze campane, alcune delle quali supportate da start up finanziate dalla Regione. Tutto ciò nell’ambito di una spinta che è partita dal dolore di una famiglia e si è trasformato in un percorso di speranza per migliorare qualità e durata della vita dei pazienti con questa patologia”.