Roberto Oste, “l’isolamento” di un neuroposturologo

Roberto Oste, “l’isolamento” di un neuroposturologo

20 Luglio 2020 0 Di Anna Mozzi e Pasquale Maria Sansone

Oste è medico chirurgo, fisiatra, neuroposturologo, omeopata, ideatore del “metodo IPS”. Master di II livello in Ossigeno-Ozonoterapia (Università degli Studi di Pavia), master di II livello di alta formazione e qualificazione in Terapia del Dolore (Università degli studi di Firenze), master Degree in medicina osteopatica (UEP-USA), perfezionato triennale in medicina naturale, omeopatia, nutraceutica e biotecnologie (Università degli Studi di Milano). Docente corso di perfezionamento in nutrizione e nutraceutica Nutriketo (Università degli studi di Salerno).

 

In che modo Roberto Oste: medico, marito e padre, ha affrontato il lungo periodo di lockdown?

Alla data di inizio del lockdown ero a Napoli per motivi di lavoro, subito dopo sono ripartito per Trento dove vivo con la famiglia; certamente è stato duro restare in casa con una bambina di 2 anni che chiedeva continuamente di andare nel parco giochi. Sono riuscito anche grazie alle straordinarie capacità di mia moglie a gestire al meglio la situazione (merito anche del suo lavoro: docente di sostegno), reinventandoci… come coppia nonché come genitori del nostro prezioso dono.

 

Ad un Operatore Sanitario, della tua rilevanza professionale, chiediamo un’analisi, scevra da giudizi, su come le Autorità Civili e Sanitarie hanno affrontato l’Emergenza in Italia.

Data la portata dell’evento, sia in termini di conoscenza (informazioni sul virus arrivate in ritardo e discordanti) sia sanitari (pandemia); penso che il governo sia stato eccellente nella gestione sanitaria (con l’applicazione della quarantena e isolando i comuni con focolai in espansione, purtroppo, ma doveroso in questi casi, privando i cittadini di un diritto costituzionale: libertà di movimento). Al contempo, gestendo in maniera sconcertante l’informazione; non bastava l’informativa giornaliera istituzionale sui contagi, con “esperti” che si sovrapponevano e contraddicevano sul virus, bensì programmi di intrattenimento che suscitando incertezze e paure disinformavano costantemente sulla epidemia evoluta in pandemia (terrorismo mediatico lo definirei)!

 

Quali sono le conseguenze dell’obbligatoria, ma indispensabile clausura sulla tua attività di medico?

Grazie alla tecnologia sono riuscito a gestire a distanza il percorso terapeutico intrapreso con i miei pazienti, anche se per me il contatto fisico, visivo (empatia, comprensione, ascolto, rassicurazione) è parte integrante e fondamentale dell’atto terapeutico. Sarebbe stato molto più disagevole e complesso se fosse stato prolungato il lockdown.

 

Qual è la Mission di IPS Posturologia? Come si promuove l’insight del paziente che la Salute ed il Benessere sono un processo dinamico, in permanente fieri della sua stessa Unità Olistica? Come si orienta il paziente, attraverso i vari stadi, verso la guarigione secondo un percorso individuale, mirato, iperfocalizzato sulle sue esigenze personali?

Come accennato prima, se la presa in carico del paziente è globale per ogni sanitario, attraverso il “metodo IPS” diventa ancora più complessa e “sistemica”, in quanto attraverso una valutazione clinico-anamnestica pluri-articolata e multidimensionale, si cerca di comprendere quale percorso privilegiato e quali compensativi/adattativi hanno permesso l’insorgenza della sintomatologia o quadro morboso/disfunzionale del paziente. La valutazione quindi, prenderà in considerazione il profilo posturologico: biomeccanico e neuro-sensoriale, viscero-metabolico, nutrizionale ed emozionale. Con la consapevolezza che la “salute” e il “benessere” sono una condizione che deriva da un processo dinamico in continuo divenire in cui le capacità di adattamento hanno un ruolo chiave: questo costituisce la pietra angolare del nostro lavoro.