Figli adolescenti e relazione di coppia

Figli adolescenti e relazione di coppia

20 Luglio 2020 0 Di Teresina Moschese*

Come è evidente, l’adolescenza dei figli ha ricadute anche sul piano della relazione di coppia, infatti, diminuendo l’impegno genitoriale, i coniugi iniziano a ritrovarsi da soli.

 

Teresina Moschese

Cosa accade ai genitori di figli adolescenti? Nel soffermarmi su ciò che accade ai genitori durante il processo evolutivo dell’adolescenza dei figli, voglio porre la mia attenzione, tra i tanti, su tre cambiamenti evolutivi significativi che essi devono fronteggiare: la crisi di identità corporea e sessuale in senso involutivo, il ridimensionamento dell’onnipotenza della funzione genitoriale, la ridefinizione del rapporto di coppia.

Sul piano individuale, essi, infatti, si confrontano con la “middle crisis” (Jaques, 1965), ovvero “crisi della mezza età” che comporta l’accettazione della passata giovinezza e il definitivo ingresso nell’età matura. Come i loro figli, si trovano a dover fare i conti con i graduali cambiamenti anche corporei, quali i primi segni di invecchiamento, eventuali malattie, la perdita della capacità procreativa, l’ingresso in menopausa e in andropausa, nonché il lutto per la morte dei loro stessi genitori anziani, il conseguente lutto per la perdita dei figli, che si apprestano a diventare adulti e a separarsi, il lutto per la perdita dell’onnipotenza della funzione genitoriale.  Inoltre, in diversi studi si riscontra la tendenza dei genitori a rivivere la giovinezza attraverso comportamenti giovanili, o la tendenza a voler sperimentare nuovamente sentimenti di soddisfazione e produttività, cercando per sé nuove strade di realizzazione personale, a volte, anche attraverso nuovi legami affettivi.

Sul piano della genitorialità, in questa fase i figli non necessitano più delle tipiche azioni di accudimento, custodia e controllo, richiedendo un nuovo assetto identitario per entrambi i genitori, che possono sperimentare vissuti depressivi, soprattutto per le donne che hanno fatto diverse rinunce sul campo lavorativo e sociale per dedicarsi ai figli. Per affrontare al meglio questo vissuto è sano impegnarsi per ricostruire un proprio spazio personale di interessi, unitamente ad esperienza nuove forme di socialità, come riprendere a lavorare, partecipare ad associazioni di volontariato, culturali.

Come è evidente, l’adolescenza dei figli ha ricadute anche sul piano della relazione di coppia, infatti, diminuendo l’impegno genitoriale, i coniugi iniziano a ritrovarsi da soli e a fruire di maggior spazio di tempo da dedicare a se stessi e all’altro e ridefinire nuovi ruoli all’interno della coppia sia nella famiglia sia nell’ambiente esterno, curando il rapporto con il proprio partner nel dialogo e nelle relazioni sociali, come ad esempio, fare viaggi insieme, potenziare le relazioni amicali della coppia… Ritrovarsi come coppia è un valido modello di identificazione affettiva e sessuale anche per i figli, nelle relazioni affettive con l’altro sesso.

La crescita dell’adolescente è stimolo per la crescita della famiglia tutta, in un processo circolare e complementare. Se i singoli e la coppia riescono a elaborare insieme i sentimenti, i vissuti, le difficoltà, determinate dai cambiamenti impliciti a questa fase, potremo osservare un processo di ristrutturazione positiva verso nuove modalità relazionali; se ciò non avviene, potremo osservare che tensione emotiva e insoddisfazione prenderanno il sopravvento, portando, talvolta alla crisi coniugale, talvolta alla comparsa di sintomi in qualche membro della famiglia, rendendo, così, difficile il processo di separazione, autonomia e definizione di sé del figlio adolescente.

*Psicologa-psicoterapeuta sistemico-relazionale, Psicodiagnosta