Ospedale Sorrento, riprendono le attività ambulatoriali

Ospedale Sorrento, riprendono le attività ambulatoriali

17 Maggio 2020 0 Di Gaetano Milone

Franco Pacciolla: “G.G. da giorni viveva in uno stato di profonda preoccupazione, così come altre decine di pazienti sofferenti della sua stessa patologia”.

 

Con nota del 28 aprile 2020 il direttore generale per la Tutela della Salute in Campania, Antonio Postiglione, in concomitanza con la Fase 2 del Covid, autorizzava la riapertura delle attività di elezione e specialistica ambulatoriale nelle strutture ospedaliere “in spazi idonei e sale d’attesa dedicate”.

Una notizia attesa da moltissimi cittadini sofferenti di patologie bisognevoli di controlli sanitari continui ed approfonditi e terapie particolari.

Anche a Sorrento, capitale del turismo internazionale in Campania “i resti” di quello che fu uno dei più importanti ospedali della provincia di Napoli (l’edificio con vergognoso intonaco fatiscente e cadente sembra uscito da un bombardamento aereo), si animano di nuovo dopo un periodo di “terrore Covid” che “sbarrava” o rendeva difficile l’ingresso a malati di altre patologie.

Da mercoledì prossimo, infatti, riprendono le attività nel reparto di cardiologia diretto dal dottor Rino Stella, tanto che un anziano professionista sorrentino, G.G., portatore di pace maker, dopo una lunga attesa, potrà finalmente essere sottoposto a visita di controllo per verificare lo stato dello stimolatore cardiaco.

“G.G. – ci ha spiegato Franco Pacciolla, professionale medico legale della costiera sorrentina – da giorni viveva in uno stato di profonda preoccupazione, così come altre decine di pazienti sofferenti della sua stessa patologia, impossibilitati al controllo del famoso stimolatore salva vita. La ripresa delle attività ambulatoriali all’ospedale di Sorrento costituiscono quindi – ha concluso il dottor Pacciolla – un ritorno alla normalità dopo mesi di grave allerta sanitaria dovuto al terribile Coronavirus”. Certamente i mesi di tensioni e paure per il terribile Covid-19 hanno fatto passare in secondo piano i problemi della insufficienza dell’assistenza sanitaria in penisola sorrentina (due gli ospedali, il Santa Maria della Misericordia di Sorrento ed il De Luca e Rossano di Vico Equense per un’utenza di oltre ottantamila abitanti) così come l’attenzione dei vertici regionali sulla progettazione per la realizzazione dell’ospedale unico della penisola sorrentina, ancora in alto mare e contestato da gran parte delle popolazioni locali. La vita lentamente sta riprendendo, diamoci da fare per migliorare l’offerta sanitaria nei sei comuni della penisola sorrentina.