Napoli, domani simposio dei terapisti dell’età evolutiva

Napoli, domani simposio dei terapisti dell’età evolutiva

26 Maggio 2023 Off Di La Redazione

Disabilità psicosensoriale, neurosviluppo, carenze di percorsi e personale dedicato nelle unità di Neuropsichiatria infantile, insufficiente presa in carico precoce in età pediatrica e adolescenziale dei pazienti, sottovalutazione dei fabbisogni di assistenza, carenza di dati epidemiologici aggiornati, cure domiciliari insufficienti.

E ancora: il ruolo trascurato dei consultori per la prevenzione e l’informazione alle mamme, l’incidenza delle malattie rare e di sindromi come l’autismo, in esponenziale crescita di incidenza in Italia.

Sono questi i temi al centro del primo convegno nazionale della Commissione di albo nazionale dei Tnpee, Terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, afferenti all’Ordine delle 18 professioni sanitarie tecniche dell’area della prevenzione e riabilitazione. I lavori sono in programma a Napoli domani 27 maggio presso il Grand Hotel Oriente. Fari puntati sulle emergenze in Età Evolutiva e sulla centralità del Tnpee nel progetto di salute dall’età pediatrica all’adolescenza.

“L’evento – il primo organizzato dalla Commissione d’Albo nazionale dei Tnpee dopo la costituzione dell’Ordine delle professioni sanitarie delle aree tecnica, riabilitativa e della prevenzione – avverte Andrea Bonifacio Presidente della Commissione d’albo nazionale dei Tnpee – è l’occasione per incontrare i Terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva provenienti da tutte le regioni al fine di affrontare insieme in maniera dettagliata, integrata ed unitaria gli aspetti riguardanti una professione che è da ritenersi un’eccellenza esclusivamente italiana. Ad oggi numerose sono le emergenze che si stanno riscontrando in età evolutiva diventate ancor più a cute a causa della pandemia”. I dati confermano che ci troviamo di fronte ad una situazione complessa: una fetta importante di soggetti in età evolutiva mostra traiettorie evolutive atipiche, segnali di disagio e disturbi con conseguente aumento del numero di accessi ai servizi di Neuropsichiatria infantile.
    “In modo particolare – aggiunge Bonifacio – nella fascia 0-10 anni si registra un aumento di difficoltà che investono le aree dell’interazione, della comunicazione, della regolazione, ma anche gli apprendimenti scolastici, l’alimentazione ed il sonno”. Sotto la lente anche i problemi dell’adolescenza, periodo nel quale le difficoltà possono dar luogo a problematiche complesse sul piano sociale. Quanto interessa l’età evolutiva inevitabilmente ha delle profonde ricadute su chi si prende cura di bambini e adolescenti: genitori e caregivers che necessitano sempre più di sostegno nel loro ruolo di mediatori con il mondo.