Napoli, all’ex Ospedale della Pace terzo incontro su Domenico Cirillo

Napoli, all’ex Ospedale della Pace terzo incontro su Domenico Cirillo

16 Dicembre 2022 Off Di La Redazione

Si svolgerà domani, sabato 17 dicembre a partire dalle 10.30, nella sala del Lazzaretto dell’ex Ospedale della Pace di Napoli, in via dei Tribunali 227, l’incontro ‘Cirillo, medico’, terzo e ultimo appuntamento del ciclo ‘Domenico Cirillo: medico, naturalista e patriota del 1799’, organizzato dall’Accademia Filangieri della Porta con il contributo della Regione Campania.

In considerazione del valore culturale dell’iniziativa, il ciclo di incontri ha ricevuto il patrocinio del Ministero della Cultura, del Comune di Napoli, della Città di Vico Equense, dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, del Distretto Rotary 2101 – Italia e del Rotary Club Napoli.

L’incontro di domani, realizzato dall’Accademia Filangieri in collaborazione con il Museo delle Arti Sanitarie e di Storia della Medicina, sarà dedicato al ruolo di Cirillo nel contesto della scuola medica napoletana.

Si aprirà con i saluti del prof. Gennaro Rispoli, direttore scientifico del Museo delle Arti Sanitarie che dice: “Il luogo del Lazzaretto testimonia l’attenzione della scienza e della ricerca, funzionali all’assistenza, prodotta nella Napoli capitale politica e culturale. Cirillo e Cotugno furono figure di primo piano in Europa, di cui celebriamo la memoria con una mostra dedicata alle importanti malattie epidemiche, che essi furono direttamente chiamati ad affrontare con competenza medica, brillante intuizione e spirito di umana solidarietà. Oggi più che mai è utile recuperarne la metodologia e l’etica come modello per le nuove generazioni”.

 Tra i saluti, anche quelli dell’avv. Benedetto Migliaccio, presidente dell’Accademia Filangieri Della Porta, secondo il quale “Il ciclo di incontri sul poliedrico Domenico Cirillo ci ha avvicinato a luoghi e figure di una Napoli ‘Capitale culturale’ che è ancora macchiata dal sangue dei patrioti del 99 e perciò stenta a riconoscersi e ripartire. Credo che, con i primi due incontri, sia stata realizzata appieno la mission dell’Accademia che, orgogliosa del nostro passato, è proiettata alla rinascita della nazione napoletana”.