Lavoratori sanità privata, sit-in davanti alle prefetture

Lavoratori sanità privata, sit-in davanti alle prefetture

24 Agosto 2020 0 Di La Redazione

Lorenzo Medici: “Abbiamo rappresentato al delegato del prefetto il gravissimo atteggiamento che stanno perpetrando Aiop ed Aris a danno di migliaia di lavoratori nonostante le garanzie”.

Un sit-in avvenuto in contemporanea davanti le principali prefetture d’Italia. Una manifestazione nazionale per denunciare il deplorevole e vergognoso comportamento delle associazioni Datoriali Aiop e Aris relativamente alla mancata ratifica delle pre-intesa del 10 giugno scorso in firma definitiva, prevista entro il 30 luglio, del contratto collettivo nazionale della Sanità privata atteso da circa 14 anni da oltre 100mila lavoratori e lavoratrici. Anche presso la prefettura di Napoli si è tenuto un sit-in di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl per manifestare al prefetto di Napoli il disagio che stanno vivendo i circa 15mila lavoratori e lavoratrici del settore in Campania. Nel corso dell’iniziativa, una delegazione di Fp-Cgil, Cisl-fp e Uil-Fpl Campania è stata ricevuta dal vice prefetto Massimo De Stefano. “Abbiamo rappresentato al delegato del prefetto il gravissimo atteggiamento che stanno perpetrando Aiop ed Aris a danno di migliaia di lavoratori nonostante le garanzie avute dal Ministero della salute e dalla Presidenza della Conferenza delle Regioni e Provincia Autonome in ordine alla compartecipazione economica necessaria per il rinnovo contrattuale. Il delegato del prefetto, dopo aver ascoltato le organizzazioni sindacali si è riservato di inviare, già nelle prossime ore, una nota al presidente del Consiglio dei Ministro, al Mistero della salute, al presidente della Conferenza delle Regioni e Province autonome e al presidente della Giunta Regionale Campana nella quale rappresenta il grave disagio dei lavoratori per sollecitare la riapertura della trattativa”. Così Lorenzo Medici, segretario regionale Cisl-Fp a commento dell’iniziativa che questa mattina ha visto coinvolte decine di delegazioni in tutta Italia. “Nel frattempo dal nostro canto continueremo la mobilitazione al fine di giungere alla firma definitiva del contratto – ha concluso Medici – siamo pronti anche ad indire lo sciopero generale”.