La sessualità ai tempi del Covid

La sessualità ai tempi del Covid

14 Maggio 2020 0 Di Anna Mozzi e Pasquale Maria Sansone

Modificando il nostro stile di vita e le nostre abitudini, quindi il modo di vivere il nostro ambiente domestico, sicuramente questo momento storico ha avuto un’influenza sull’affettività.

 

Il Covid-19 ha veramente stravolto le nostre vite, costringendoci ad una terribile, ma indispensabile distanza sociale prudenziale: estrema ratio per salvarci. Atteso che la nuova definizione di Salute, presentata nel 2011 dall’Oms riguarda “la capacità di adattamento e di auto gestirsi di fronte alle sfide sociali, fisiche ed emotive”, ci chiediamo in che modo, in questo momento storico contingente, le persone possano vivere tranquillamente la loro affettività ed anche la loro intimità sessuale.

Lo abbiamo chiesto al professor Stefano Eleuteri, docente alla Scuola di formazione quadriennale in Sessuologia clinica di Roma.

Eleuteri collabora alla stesura di articoli divulgativi nell’area sessuologica per il “Blog” dell’Espresso. Riveste l’incarico di segretario generale FFN-it, Education committee deputy chair, Fragility fracture network, psicologo della Salute, psicoterapeuta, sessuologo clinico, PhD in psicologia sociale, dello sviluppo e ricerca educativa, assegnista di ricerca dipartimento di psicologia Università Sapienza di Roma.

Modificando il nostro stile di vita e le nostre abitudini quotidiane, quindi il modo di vivere il nostro ambiente domestico, sicuramente questo momento storico ha avuto un’influenza sull’affettività e la sessualità. Se parliamo di coppie, ovviamente l’effetto dipenderà dal tipo di coppia. Se vivono insieme, distanti, da quanto stanno insieme, dai loro livelli di complicità e conflittualità. Gli scenari possono essere potenzialmente infiniti. In tutte le coppie può emergere in questa fase un periodo di “crisi”, intesa come cambio dello scenario preesistente, non per forza come un aspetto negativo. Dipenderà, infatti, dalla volontà e dalla possibilità di entrambi i partner se trasformare questi cambiamenti in qualcosa di positivo o negativo per la coppia. In generale, direi che la quarantena agisce come un acceleratore su situazioni preesistenti, magari mettendo in evidenza aspetti che prima potevano essere anche non del tutto consapevoli. Gli effetti dell’isolamento sulla coppia possono essere opposti: si può avere un’intensificazione dei conflitti o del piacere di stare insieme, oppure una rarefazione dei rapporti e degli scambi affettivi.

Per le persone che hanno vissuto la quarantena distanti, alla ridotta possibilità di occasioni sessuali può in questa fase supplire la comunicazione a distanza, prima di tutto consentendo di coltivare un livello di confidenza e intimità emotiva particolarmente importante per il momento di improvviso cambiamento e riadattamento che viene richiesto. Inoltre, la possibilità del sexting (invio di messaggi, foto o video a contenuto sessuale) e di giochi piccanti in remoto possono tenere alta la tensione erotica in coppie che vedono limitata la possibilità di frequentarsi così come nei nuovi incontri online che si trovano a rinviare l’eventuale conoscenza tête-à-tête. Per i più avanguardisti, esiste anche un mercato di sex toy a controllo remoto, grazie ai quali le persone possono coinvolgersi con le persone a distanza, che in questo periodo vediamo in aumento.

Anche in questo caso i vissuti di sospensione della vita ordinaria non devono però far perdere di vista i confini di una condotta sana e sicura, applicando le fondamentali norme di cautela che lo scambio di immagini online richiede sempre. Vanno in tal senso prese le precauzioni necessarie a tutelare la propria privacy e l’anonimato delle immagini nel caso dovessero capitare nelle mani sbagliate e per prevenire fenomeni di cyberbullismo e revenge-porn.

A livello affettivo, soprattutto per chi è costretto a una convivenza forzata, magari in ambienti non molto ampi, la situazione può diventare complessa. Gli equilibri sono diversi, spesso, quindi dobbiamo, da un lato, cercare di riproporre le abitudini preesistenti, che evidentemente erano funzionali; dall’altro, piano piano, provare a sperimentare nuovi equilibri, che potrebbero anche essere migliori dei precedenti. Un consiglio, sicuramente, è quello di non sforzarsi di fare tutto insieme, anche se isolati in casa, ognuno può avere il suo spazio, se non fisico, magari virtuale, per mantenere i propri hobbies e i propri spazi! Questo aiuterà ad abbassare la tensione e magari anche a rendere più piacevole il tempo passato insieme, vissuto come meno “scontato”.

Purtroppo, la conflittualità, talvolta, può aumentare in queste situazioni. Alla cronaca è arrivato il caso di un uomo di Genova, multato per essere uscito dall’isolamento ed essere stato trovato in auto di notte poiché aveva litigato con la moglie. Questo è solo uno dei possibili scenari… Iniziano ad arrivare i primi dati allarmanti, dove la convivenza forzata per settimane, negli spazi abitativi ristretti, ha portato ad un’impennata dei casi per violenza domestica e delle richieste di divorzio.

Sono purtroppo tantissimi i casi di disagio provocati nelle coppie dallo stress psicologico e fisico derivante dal trovarsi costretti a vivere per settimane fianco a fianco.

E l’intimità sessuale?

Anche questa dipende, come accennavamo prima, dalle fasi della coppia e dalla situazione preesistente. Per alcune persone, questo è un ottimo momento per incrementare la comunicazione di coppia e la stessa sessualità può essere occasione per abbandonare routine e abitudini date troppo per scontate; per continuare, quindi, a conoscersi e ad esplorare nuove potenzialità della propria intesa erotica. Alcuni hanno, invece, più problemi; parliamo, ad esempio, di quelle coppie che utilizzano la scusa del “tempo assente” come la spiegazione per non fare più l’amore, potrebbero emergere in questa fase problematiche che volevano tenere nascoste o evitare di vedere…

Come riscoprire, in questi casi, l’intimità? Un primo passo sicuramente è quello di evitare di stare tutto il giorno in pigiama o in tuta! Cercare, piuttosto, di vestirsi e prepararsi come per uscire di casa per non perdere l’abitudine di piacersi, in quanto piacersi è sempre il primo passo per piacere al partner. È molto importante che entrambi i partner curino l’igiene personale, per mantenere sempre un aspetto gradevole per l’altro e non scadere nella mortificazione di sé stessi. Possiamo approfittare di questo tempo in più per sperimentare cose nuove, che possano risvegliare il lato romantico come quello erotico. Non è mai troppo tardi per riprendere l’affettività o la sessualità nella coppia. Ovviamente, se questo problema esiste da tanto e ci accorgiamo che non sappiamo come riprendere la situazione, ci sono molti professionisti disponibili ad aiutarci, anche online, a migliorare la nostra vita di coppia. Potrà restare in ciò un valore aggiunto quando la quarantena sarà alle spalle insieme a una diversa consapevolezza e attitudine alla responsabilità sociale!