Il futuro dell’Ospedale di Sorrento preoccupa i sacerdoti del territorio

Il futuro dell’Ospedale di Sorrento preoccupa i sacerdoti del territorio

29 Dicembre 2020 0 Di Gaetano Milone

Sulla vicenda della chiusura del reparto di rianimazione dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Sorrento, con relativo parziale blocco di tutte le attività operatorie anche all’ospedale De Luca e Rossano di Vico Equense (Chirurgia ed Ostetricia), entra in campo dopo anni di silenzio, con un duro comunicato l’Unità pastorale di Sorrento.

 A questa decisa ed “inaspettata” presa di posizione della chiesa locale, ci si augura, così come è accaduto in passato in terre martoriate dalla camorra e dal totale inquinamento dei suoli e dell’aria (terra dei fuochi) con la presenza dei Vescovi locali, che intervenga soprattutto con il suo carisma, l’Arcivescovo di Sorrento-Castellammare, mons. Francesco Alfano, Vescovo Delegato dalla Conferenza Episcopale della Campania per la Pastorale della Salute.

Un incarico regionale di tutto prestigio per mons. Alfano, in grado di spostare le attenzioni dei vertici della Sanità Campana, sui gravissimi problemi di mancanza di strutture adeguate e soprattutto di personale medico (accentuati in tempo di Covid19), nel comprensorio Castellammare di Stabia, Penisola Sorrentina

“L’Unità pastorale di Sorrento, si legge nel comunicato -che raccoglie tutte le parrocchie della città, esprime preoccupazione per le recenti notizie che riguardano la chiusura del reparto di rianimazione dell’ospedale “Santa Maria della Misericordia” di Sorrento. Notizie che fanno il paio con le criticità della sanità locale, già rilevate nei presidi ospedalieri di Vico Equense, Castellammare di Stabia e Gragnano, che hanno portato ad un inaccettabile ridimensionamento delle prestazioni sanitarie, accompagnato da un’altrettanta inaccettabile e insufficiente – almeno per il momento – contromisura in termini politici a tutti i livelli. Anche la legittima preoccupazione “popolare” è sembrata circoscritta, flebile, quasi tendente alla rassegnazione. La stessa rassegnazione che, negli anni scorsi, ha accompagnato l’allontanamento dei servizi del Sert, dell’Igiene mentale e di tante altre prestazioni sanitarie essenziali, fuori dai confini della penisola sorrentina. Per noi, non è normale”

Una decisa e dura presa di posizione a cui si spera faccia seguito l’intervento determinante di tutti i sindaci del comprensorio fino ad oggi “alla finestra” in attesa forse del famoso Ospedale Unico della penisola sorrentina ed amalfitana a quanto sembra ancora in fase progettuale.

 A questa decisa ed “inaspettata” presa di posizione della chiesa locale, ci si augura, così come è accaduto in passato in terre martoriate dalla camorra e dal totale inquinamento dei suoli e dell’aria (terra dei fuochi) dove è stata determinante la presenza dei Vescovi locali, che intervenga soprattutto con il suo carisma, l’Arcivescovo di Sorrento-Castellammare, mons. Francesco Alfano, Vescovo Delegato dalla Conferenza Episcopale della Campania per la Pastorale della Salute.