Gli incentivi non devono essere elemosine

Gli incentivi non devono essere elemosine

22 Aprile 2020 0 Di Al. Ma.

Il Coordinamento della Cgil-Fp del Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta esprime il totale dissenso rispetto alla decisione dell’Amministrazione di destinare risorse esigue agli operatori.  

 

“Riteniamo – si legge nella nota inviata ai vertici aziendali –  che il provvedimento adottato non accontenti nessuno, ancor meno gli eventuali beneficiari del contentino”. Quindi le puntualizzazioni e le denunce da parte di chi “da più di due mesi è stato catapultato in una situazione di calamità mai vissuta prima d’ora”.

“Tutti gli operatori del nosocomio casertano – continua la nota – si sono trovati dalla sera alla mattina a combattere un nemico invisibile, all’inizio con DPI insufficienti e inadatti” e nonostante ciò “tutti hanno risposto con abnegazione e professionalità a quello che hanno considerato un loro preciso dovere: rendersi disponibile per la difesa della salute pubblica, rischiando in prima persona di contagiarsi e di portare il contagio nelle proprie famiglie”.

Un rischio che si continua a correre e per il quale “non va riconosciuto un ridicolo compenso, ma una somma considerevole ed equivalente, per gradualità, all’esposizione al rischio e aggiuntive rispetto a quelle già predisposte per il fondo produttività”.

Mancato confronto con le organizzazioni sindacali, decisioni unilaterali. Queste le altre scelte contro le quali la Cgil punta il dito. Scelte “solitarie” che hanno impedito di “definire linee, strategie e percorsi per arrivare insieme ad un progetto premiante per tutti i lavoratori, che prevedesse l’impiego di risorse aggiuntive regionali e governative, in modo che tutti potessero essere gratificati, tenendo conto delle diverse esposizioni al virus”.

Da qui la richiesta “a creare tutte le condizioni utili al ripristino di corrette relazioni sindacali, indispensabili per definire senza conflitti l’uso e la destinazione dei soldi di tutti i dipendenti e l’appello alla convocazione, in tempi strettissimi, della delegazione trattante per verificare, in tale sede, la reale volontà operativa di tutti i soggetti partecipanti.