De Luca: “Manterremo l’obbligo delle mascherine anche in estate”

De Luca: “Manterremo l’obbligo delle mascherine anche in estate”

19 Giugno 2021 0 Di La Redazione

“La Campania manterrà l’obbligo della mascherina all’esterno anche in estate”. Ad annunciarlo il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nella consueta diretta Facebook del venerdì pomeriggio. “A volte si determinano i meccanismi imitativi, se si decide che è facoltativo togliere o mettere la mascherina alla fine ci saranno soprattutto ragazzi che saranno imbarazzati a camminare con la mascherina quando la gran parte dei loro colleghi non lo fa. È uno dei motivi per i quali credo che manterremo l’obbligo di usare la mascherina anche in estate” – ha aggiunto.
“Da lunedì anche la Campania è zona bianca – ha ricordato – invitando la cittadinanza a vaccinarsi perché tutta questa allegria che abbiamo per le riaperture, tutta questa ricreazione rischia di essere interrotta fra fine settembre e inizio ottobre. Non credo che avremo la stessa situazione che c’è stata dopo la scorsa estate, perché bene o male sono state somministrate milioni di dosi di vaccino, ma ancora una volta dobbiamo far funzionare la ragione”.
Per il presidente della regione Campania “non avremo un’emergenza di quelle dimensioni, ma rischiamo di avere nuovi contagi e nuova emergenza, perché tra il 15 e il 20% degli italiani non si è vaccinato per propria scelta, perché avremo l’apertura dell’anno scolastico con tutti gli studenti in presenza e per la presenza di varianti Covid”.
Poi sul mix di vaccini ha spiegato di fidarsi di Massimo Galli il quale “conferma che non ci sono problemi particolari per fare la seconda dose con un vaccino diverso da AstraZeneca. Il problema che mantiene aperto la Regione Campania è quello sulla fascia d’età 12-17 anni, rispetto alla quale non ci muoveremo con questo chiacchiericcio confuso che abbiamo ancora oggi”.
“Quello che è avvenuto fino a una settimana fa per il commissario straordinario è semplicemente ridicolo – ha precisato – Eravamo a un passo dalla beatificazione, pur sapendo tutti quanti che quando si dice che abbiamo raggiunto 500mila dosi di vaccino, l’unico che non c’entra niente è il commissario straordinario, perché quello è tutto ed esclusivamente il lavoro delle Regioni. Anzi, per quello che mi riguarda il ruolo del commissario continua a essere negativo. In Campania le dosi di Pfizer arrivano nella giornata di mercoledì fra le 14 e le 17, cioè noi cominciamo a perdere i primi tre giorni della settimana. Non credo che sia inevitabile, tanto per dire qual è il livello di efficienza con il quale dobbiamo fare i conti”.
“Abbiamo realizzato in Italia un modello organizzativo che non funziona, che non è il massimo di razionalità e di efficienza – ha osservato – Nella nota inviata dalla regione Campania al Ministero della Salute abbiamo parlato con estrema chiarezza che non è più tollerabile il livello di confusione che esiste quando si parla di Covid in Italia. Parlano sul Covid il Cts, l’Iss, l’Agenzia italiana per il farmaco, il commissario straordinario nominato dal Governo e alla fine, se e quando capita, i dirigenti del Ministero della Salute. Ci siamo permessi di sottolineare il fatto che questo modello organizzativo, al di là delle persone, non può funzionare, e abbiamo chiesto al Governo italiano che sul Covid parli una sola voce, che non può che essere quella del Ministero della Salute come avviene in tutti i Paesi civili del mondo, dove non ci sono commissari che vanno in giro a fare non si sa che cosa”.
Ed infine suggerisce al Governo di legare il reddito di cittadinanza con il lavoro, nel senso di proporre a chi lo percepisce 500 euro accettando risposte di impiego.
“La Campania ha un numero di percettori del reddito di cittadinanza pari a tutto il Nord Italia – ha concluso – Anche questo è un primato. O abbiamo un’alta percentuale di truffatori o un problema sociale. La lettura corretta è a metà strada. È arrivato il momento di riflettere sul reddito di cittadinanza che costa 7-8 miliardi di euro all’anno allo Stato”.