Coronavirus tra emergenza globale e paura del contagio: aiutiamoci con la medicina integrata (IV parte)

Coronavirus tra emergenza globale e paura del contagio: aiutiamoci con la medicina integrata (IV parte)

5 Aprile 2020 0 Di Andrea Del Buono *

“Il buon senso se ne stava nascosto per paura del senso comune” (A.Manzoni).

 

La nutraceutica e nello specifico il resveratrolo, flavonoide polifenolico, già noto per gli effetti positivi sul metabolismo e per aumentare la durata della vita di vari organismi, grazie alla sua capacità di attivare le sirtuine (deacetilasi dipendenti da NAD(+)) che influenzano molteplici fattori di trascrizione e altri target proteici in tutte le malattie invecchiamento correlate, è efficace anche per contrastare infezioni virali. In questo editoriale ci soffermeremo sul ruolo del resveratrolo nella modulazione delle infezioni da un ampio spettro di virus e vengono rivisti, con enfasi, i suoi potenziali meccanismi antivirali.

La somministrazione orale (30 mg/kg) di resveratrolo nei topi ha aumentato significativamente il numero di linfociti T nella milza, eleva le concentrazioni di anticorpi specifici, citochine plasmatiche, migliora la capacità fagocitaria dei macrofagi peritoneali (PM), migliora la funzione di presentazione dell’antigene (CD86 e MHC-II), aumenta i livelli proteici di TLR4, Ikk, IκBα, NF-κB e JNK, down-regola l’apoptosi, rallenta  l’espressione della proteina nucleocapside (N) essenziale per la replicazione di MERS-CoV indotta da MERS-CoV in vitro.

Tutto questo candida il resveratrolo come terapia adiuvante consigliabile in prevenzione e durante i trattamenti vaccinali.

Il resveratrolo tra i tanti meccanismi molecolari ha il suo principale target nel blocco della chinasi, indispensabile per l’attivazione del fattore nucleare-κB (NF-κB-chinasi, N-terminali di JNK), interferendo e bloccando la replicazione di molti virus, prevalentemente respiratori, corona virus compreso. Sebbene i ruoli benefici del resveratrolo in diverse malattie virali siano stati ben documentati, sono stati riportati anche effetti avversi, pertanto attenzione a somministrare Resveratrolo in contemporanea a farmaci metabolizzati dal complesso denominato P450. In questi pazienti consultate il vostro medico di fiducia. L’azione antivirale è documentata su molti virus come influenza, epatite C, virus Respiratorio Sinciziale, Varicella Zoster, Epstein-Barr, Herpes Simplex, Papillomavirus, Enterovirus… In quasi tutti questi studi, il RSV ha mostrato una notevole recessione dell’infezione virale ad eccezione dell’epatite C, dove la progressione della malattia è peggiorata in seguito alla somministrazione del RSV.

In conclusione il resveratrolo ha un elevato potenziale antivirale che può essere esplorato nelle infezioni virali sia umane che animali. I suoi principali meccanismi antivirali sono stati stimolati attraverso l’inibizione della sintesi delle proteine virali, l’inibizione di varie vie di trascrizione e segnalazione e l’inibizione delle espressioni geniche virali correlate. Anche se ci sono ancora limitazioni sulla sua biodisponibilità dopo l’assunzione, che è stata ampiamente studiata, ulteriori studi dovrebbero essere focalizzati sul suo uso diretto nel miglioramento delle infezioni virali nell’uomo e negli animali da compagnia. È bene ricordare che al momento non esistono prove che dimostrino che animali come cani o gatti possano essere infettati dal SARS-CoV-2, né che possano essere una fonte di infezione per l’uomo.

*Immunoallergologo