Asl Na 2 Nord, il robot in sala operatoria

Asl Na 2 Nord, il robot in sala operatoria

15 Luglio 2022 0 Di La Redazione

A Pozzuoli 300 chirurghi discutono della chirurgia robotica presieduti da Felice Pirozzi.

 

La chirurgia del futuro. La lectio magistralis del professor Francesco Corcione ha aperto i lavori del congresso sulla Robotica in sala operatoria nell’ambito della chirurgia generale tenutosi oggi a Pozzuoli all’hotel Gli Dei. La giornata, presieduta dal prof Felice Pirozzi, primario di chirurgia generale al Santa Maria Delle Grazie, aveva come obiettivo discutere questioni gestionali e manageriali della chirurgia robotica.

Dice Felice Pirozzi: “A tre anni dall’avvio della robotica a Pozzuoli e forti di oltre 400 interventi realizzati in meno di 36 mesi utilizzando questa tecnologia – nonostante le problematiche del Covid – abbiamo ritenuto fosse indispensabile proporre una discussione coi colleghi circa la gestione di questa metodica. A conti fatti, gli investimenti tecnologici sono ampiamente ripagati dalla riduzione delle giornate di degenza e dalle minori problematiche che si determinano, in virtù dell’elevata precisione permessa dal robot. Ringrazio i colleghi per la qualificata discussione”

Il congresso ha visto la partecipazione di oltre 300 chirurghi provenienti sia dall’Italia che dall’estero.

Commenta Antonio d’Amore, direttore generale dell’Asl Napoli 2 Nord “Ringrazio Felice Pirozzi per aver proposto una discussione su tali temi, coinvolgendo tanti chirurghi e con un così elevato livello di confronto. La tecnologia in sanità è fondamentale per migliorare l’assistenza ma è anche una complessa sfida gestionale che implica valutazioni di tipo organizzativo, economico e di opportunità. A Pozzuoli abbiamo giocato a pieno questa sfida è, grazie e al qualificato lavoro dei nostri chirurghi, possiamo dire che l’abbiamo vinta. Quando abbiamo iniziato molti guardavano con scetticismo all’introduzione di un robot chirurgico a Pozzuoli. Oggi il Santa Maria delle Grazie è tra i centri leader in Italia nell’utilizzo di tale tecnologia, tanto da acquisire un secondo robot, per garantire a più pazienti di beneficiare di metodiche di chirurgia robotica.”