Al via l’uso dei tamponi salivari, fondamentali per bambini e soggetti fragili

Al via l’uso dei tamponi salivari, fondamentali per bambini e soggetti fragili

30 Novembre 2020 0 Di Luigi De Rosa

L’Istituto nazionale per le Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” ha dato il nulla osta alla Regione Lazio per i test salivari volti a scovare nuovi positivi al Covid-19 in aggiunta agli strumenti già utilizzati, come i tamponi rapidi e quelli molecolari. La validazione del nuovo test diagnostico porterà la Regione ad ampliare la propria gamma di mezzi per capire chi ha contratto l’infezione, in un modo molto meno invasivo rispetto ai tamponi naso-faringei. L’attendibilità supera il 97% e da qui è arrivato il via libera all’uso dei nuovi test. La Regione Lazio sarà la prima ad usarli, i fornitori hanno garantito ai vertici regionali un rifornimento di 150mila tamponi al mese. I tamponi salivari vanno a prelevare una quantità di secrezioni (in questo caso la saliva), che dopo l’analisi in laboratorio, attesteranno la positività o meno al nuovo coronavirus. Il test è lo stesso dei tamponi rapidi molecolari, quello che cambia è solo la metodologia del prelievo, essendo però un test che va processato in laboratorio, richiede un po’ più di tempo. A questo proposito i ricercatori hanno aggiunto che, avendolo testato in alcune scuole, si è dimostrato che oltre che affidabile il metodo è anche abbastanza rapido; programmando, infatti, il prelievo di primo mattino, la sera gli studenti già ne conoscevano l’esito. L’uso di questo strumento si è rivelato molto pratico anche per bambini, soggetti fragili e disabili. In sostanza si tratta di cottoncini simili a quelli che usano i dentisti per separare le guance dalle gengive durante una seduta, da tenere in bocca un paio di minuti. Non è escluso che i tamponi salivari vengano erogati a pediatri e medici di famiglia per test rapidi. La Regione Lazio farà da apripista per questi tamponi che presto saranno proposti anche nelle altre regioni italiane.