Spesa farmaceutica, sforano in 5

Spesa farmaceutica, sforano in 5

30 Luglio 2020 0 Di La Redazione

Nel primo trimestre del 2020 per la convenzionata sono ben cinque le Regioni che superano il tetto: Campania, Lombardia, Puglia, Calabria, Abruzzo.

 

Nei primi tre mesi dell’anno in corso la spesa farmaceutica convenzionata evidenzia un lieve aumento rispetto all’anno precedente ma sfora il tetto in cinque Regioni. Calano complessivamente i consumi e l’incidenza dei ticket secondo i dati del report Aifa.

La spesa farmaceutica convenzionata, nel primo trimestre 2020, al netto di sconti, compartecipazione e payback, si eÌ attestata a 2.069,7 milioni di euro, evidenziando un lieve aumento rispetto all’anno precedente (+53,2 milioni di euro), mentre i consumi, espressi in numero di ricette (147,9 milioni), mostrano una riduzione rispetto al 2019 (-2,3%) – a fronte di un incremento del 4,5% (+250,8 milioni) delle dosi giornaliere dispensate – così come si riduce, anche grazie alle politiche avviate in alcune Regioni, l’incidenza del ticket totale (-1,9%). Sono questi alcuni dei dati che emergono dal Monitoraggio della Spesa farmaceutica nazionale e regionale Gennaio-Marzo 2020 pubblicato oggi da Aifa.

Mantenendo il focus sulla spesa convenzionata, l’incidenza sul Fondo sanitario nazionale è quindi del 7,31%, generando un avanzo di 194,2 milioni di euro rispetto al tetto (7,96%). Un andamento che conferma il trend in atto ormai da anni. Di segno opposto, infatti, il dato relativo agli acquisti diretti per i quali il valore della spesa – al netto dei gas medicinali – è di 3.145,8 milioni di euro, con uno scostamento assoluto di 1.154,7 milioni rispetto al tetto. A livello nazionale, la spesa complessiva ha superato quota 5,38 miliardi di euro, evidenziando uno scostamento assoluto rispetto alle risorse complessive di 960,4 milioni di euro, corrispondente a un’incidenza percentuale sul Fsn provvisorio 2020 del 18,08%. Se si analizza poi il dato regionale, per quanto riguarda la convenzionata va segnalato che sono cinque le Regioni che superano il tetto: Campania, Lombardia, Puglia, Calabria, Abruzzo, mentre nessuna Regione è rimasta entro il valore massimo per quanto riguarda gli acquisti diretti, anche se si rileva una grande variabilità: si va da 8,16% e 8,31% del Fsn rispettivamente di Valle d’Aosta e Lombardia, al 13,37 e 13,08% di Sardegna e Valle d’Aosta.