Sanità penitenziaria, i chiarimenti dell’Asl Na 1 Centro

Sanità penitenziaria, i chiarimenti dell’Asl Na 1 Centro

7 Settembre 2020 0 Di La Redazione

È sorprendente che non vi sia un controllo fattuale prima di lanciare appelli o far intravedere una gestione superficiale, che hanno come unico effetto quello di creare incertezza e allarme nei cittadini.

 

In merito all’articolo de “Il Mattino” di Napoli dal titolo “Covid a Napoli, appello a De Luca: Test per la polizia penitenziaria”, il management dell’Asl Napoli 1 Centro si dice incredulo della richiesta. L’8 luglio 2020, infatti, con nota indirizzata a mezzo Pec ai competenti uffici delle Case Circondariali afferenti al proprio territorio di competenza (Poggioreale, Secondigliano e Nisida), la direzione generale dell’Asl Napoli 1 Centro ha dato avvio al Piano Regionale di potenziamento delle attività diagnostiche dei casi Covid-19 e di screening degli operatori sanitari e della popolazione maggiormente esposta in Regione Campania, chiedendo alle singole case circondariali di aderire e di rendere disponibili le particolari condizioni di sicurezza che dovranno essere garantite nel corso delle attività. È bene ricordare che il piano messo in campo dalla Regione prevede, tra l’altro, che “le Asl, per tutti i soggetti presenti presso gli Istituti Penitenziari (dipendenti e detenuti) e per le strutture assimilabili, ricadenti nell’ambito territoriale di propria competenza, provvedano all’esecuzione degli screening con tampone rinofaringeo. L’attività di screening, tramite tampone, è rivolta anche per ogni nuovo detenuto proveniente dall’esterno o da altro Istituto Penitenziario”. Non è un caso che l’esecuzione dei tamponi sia stata regolarmente effettuata nel carcere minorile di Nisida, che ha prontamente aderito dando riscontro alla Asl e per il quale si è già assicurata una seconda tornata la settimana p.v.; così come fin dall’inizio dell’emergenza Covid-19 l’Asl Napoli 1 Centro, a semplice richiesta delle direzioni degli Istituti penitenziari – anche per le vie brevi – ha eseguito decine di tamponi assicurandone la processazione immediata e l’esito in 12/24 ore. La direzione generale dell’Asl Napoli 1 Centro evidenzia che solo nei giorni scorsi ha ricevuto elenco del personale (che volontariamente si è reso disponibile al test) e solo relativamente all’Istituto di Poggioreale e – compatibilmente con la nuova fase di emergenza – assicura la disponibilità a fissare l’inizio dell’attività fin dalla prossima settimana.

Nell’evidenziare comunque che l’Asl Napoli 1 Centro è pronta, già dal luglio 2020, a svolgere il proprio compito, si ritiene gravissimo che L’Unione dei Sindacati della Polizia Penitenziaria non sia al corrente della nota protocollo numero 145417 del 08-07-2020 finalizzata – nel rispetto degli indirizzi del Governo regionale in materia di Covid-19 – a tutelare tempestivamente quanti lavorano nell’ambito del sistema penitenziario e dei detenuti, ed è sorprendente che non vi sia un controllo fattuale prima di lanciare appelli o far intravedere una gestione superficiale, che hanno come unico effetto quello di creare incertezza e allarme nei cittadini.