Regione Campania: gli Specialisti e la consapevole paura della dematerializzata

Regione Campania: gli Specialisti e la consapevole paura della dematerializzata

9 Gennaio 2023 Off Di Pasquale Persico*

Una strana paura si sta insinuando tra tutti gli specialisti per qualcosa che, al di là degli obblighi contrattuali, è deontologia, civiltà, rispetto nei confronti dei cittadini/pazienti. Una strana paura che si materializza in un assordante vocio di alcuni colleghi con incarichi di specialistica ambulatoriale che svolgono anche attività in studi privati, molto spesso (consuetudine campana) allocati nella stessa ASL dove hanno l’incarico. Specialisti che si troverebbero a ritrascrivere nel pubblico le proprie ricette emesse nel privato, in un continuo e reiterato conflitto d’interessi. Fino ad ora forse il problema lo si evitava attraverso il comodo tramite del Medico di Famiglia. E se proprio questo fosse il motivo di tanta contrarietà alla dematerializzata? Lo spirito dei contratti collettivi è quello dotarsi di norme che tutelano il professionista e, nello stesso tempo, devono tutelare coloro i quali fruiscono delle prestazioni di quel professionista. Si tratta di norme che vanno rispettate e non vanno interpretate. Il contratto, infatti, prevede per lo specialista il ritiro dei ricettari rossi e l’invio della dematerializzata. Il contratto prevede inoltre che le cause di incompatibilità siano rimosse, prevedendo obblighi nei confronti di chi ha bisogno di salute!!! Qualche giorno fa un esponente di spicco di parte ordinistica (Consigliere dell’Ordine dei Medici di Napoli) scaricava sulla REGIONE CAMPANIA e sulle ASL la causa dei rallentamenti, dichiarando che mancano i PC e le connessioni internet, e che in un momento storico come questo, a suo parere sarebbe stato improduttivo chiedere di fare prescrizioni…. Se non ora quando!!!.

 

*Medico di Assistenza Primaria a Ruolo Unico