Preziosi: le scuole aperte sono un diritto

Preziosi: le scuole aperte sono un diritto

1 Novembre 2020 0 Di La Redazione

La coordinatrice provinciale di Italia Viva: “Noi mamme, tanto più in Campania, ci sobbarchiamo un peso enorme per riuscire a sostenere la famiglia tra mille difficoltà”.

“Colpevolizzare una mamma per come educa i propri figli o per il solo fatto di esprimere il sacrosanto diritto a vedere aperte le scuole non è ammissibile. Quella del presidente De Luca è stata un’uscita a dir poco infelice, anche se posso comprendere le ragioni della sua preoccupazione”. Barbara Preziosi, coordinatrice provinciale di Italia Viva, commenta così le parole del presidente della Giunta Regionale Vincenzo De Luca. “Noi mamme, tanto più in Campania, ci sobbarchiamo un peso enorme per riuscire a sostenere la famiglia tra mille difficoltà. Spesso ci è difficile anche solo sentirci delle brave mamme, giudicate o additate senza che vi sia una minima comprensione di ciò che significa vivere ed essere genitori all’Ombra del Vesuvio. C’è sempre chi è pronto a giudicare, ora per l’aspetto, ora per ciò che si scegliere di fare, ora per come si decide di educare i propri figli. Per questo dico che il linguaggio e l’esempio che si offre sono tutto. In tempi di pandemia le donne hanno trasformato il salotto di casa nel proprio ufficio e nell’aula di scuola dei propri figli. Sono le donne a dover trasmettere coraggio in famiglia, sostenendo mariti demoralizzati e figli spaesati. Sono certa che il presidente De Luca non volesse essere offensivo, sono certa che lo spiegherà lui stesso, scusandosi il prima possibile”. Preziosi ricorda poi che la ministra di Italia Viva alle pari opportunità e alla famiglia, Elena Bonetti, è più volte intervenuta sull’esigenza di rafforzare tutte le tutele del lavoro dei genitori a fronte dell’avvio della dad. “Elena Bonetti – dice Preziosi – ha fatto in modo che nel decreto Ristori ci fosse una norma che estende la possibilità di accedere allo smartworking o al congedo retribuito al 50%. Si ha diritto a smartworking e congedo non solo se si ha un figlio sotto i 14 anni in quarantena ma anche nei casi in cui i figli siano in didattica a distanza o ci sia una sospensione dell’attività scolastica. Hanno diritto di assentarsi dall’attività lavorativa senza penalizzazioni anche i genitori di ragazzi dai 14 a 16 anni, con congedo non retribuito”.