Premiare chi denuncia racket ed usura

Premiare chi denuncia racket ed usura

23 Aprile 2020 0 Di La Redazione

D’Amelio: “Dai Consigli regionali la proposta di una premialità alle imprese che denunciano usura e racket”. Mocerino: “Armonizzare, con un testo unico, le legislazioni regionali sui beni confiscati”.

 

La pandemia sta gettando sul lastrico tante imprese. “In questi giorni aumentano purtroppo le notizie di tentativi di usura e racket a danno delle imprese in crisi per l’emergenza coronavirus. Proprio in queste settimane, infatti, per la grave crisi economica che il paese sta vivendo, tanti piccoli e medi imprenditori e commercianti rischiano di essere vittime di usura e racket ad opera della criminalità organizzata.

Stamattina, in Conferenza dei Consigli regionali, grazie al lavoro egregio svolto dal nostro Coordinamento delle commissioni e osservatori sul contrasto alla criminalità organizzata,  abbiamo approvato una proposta di legge da sottoporre al Parlamento per tutelare e far sentire meno solo chi trova il coraggio di opporsi alla criminalità organizzata e di denunciare i tentativi di infiltrazione mafiosa nell’attività imprenditoriale, prevedendo l’attribuzione di una premialità a favore delle imprese”.

Così dichiara Rosetta D’Amelio, Coordinatrice della Conferenza dei Consigli regionali, al termine della Assemblea plenaria, svolta in videoconferenza, con all’ordine del giorno l’approvazione della proposta di legge ex art. 121 Cost. di modica e integrazione al codice dei contratti pubblici (dgls 50/2016) e il progetto “Liberi di scegliere”. “Sono due iniziative molto importanti – ha sottolineato D’Amelio – che affrontano questioni di grande attualità. In particolare proponiamo a tutte le Regioni, con lo strumento di un protocollo di intesa,  la realizzazione del progetto “Liberi di scegliere, assicurare una concreta alternativa di vita ai soggetti minorenni provenienti da famiglie inserite in contesti di criminalità organizzata o che siano vittime della violenza mafiosa ed ai familiari che si dissociano dalle logiche criminali” che è stato sperimentato in Calabria con grande efficacia, coinvolgendo 60 minori in un percorso di rieducazione e socializzazione”.

Alla plenaria ha partecipato il Presidente della Commissione Anticamorra, Carmine Mocerino, in qualità di Vice Coordinatore del Coordinamento delle Commissioni ed Osservatori sul contrasto della criminalità organizzata e la promozione della legalità delle Regioni e delle Province Autonome che, intervenendo, ha sottolineato la valenza di un progetto al quale stanno lavorando.

“Il Coordinamento Commissioni ed Osservatori sul contrasto della criminalità organizzata e la promozione della legalità delle Regioni e delle Province Autonome, di cui sono Vice coordinatore insieme alla collega della Lombardia – ha spiegato Mocerino –  sta lavorando ad un progetto ambizioso riguardante la legislazione sul riutilizzo dei beni confiscati. L’obiettivo è quello di proporre, in tempi brevi, una proposta di legge da far approvare a tutti i Consigli regionali per evitare che ogni regione legiferi per proprio conto.

Occorre invece dotarsi di un testo unico e omogeneo su questa materia per armonizzare le legislazioni regionali, introdurre meccanismi più snelli per il recupero e la valorizzazione dei beni e interloquire così più facilmente con i livelli nazionali. Partiamo dal laboratorio della nostra regione – ha aggiunto Mocerino – perché in Campania c’è il numero di beni sottratti alla criminalità e restituiti alla comunità fra i più alti nel Paese e perché c’è una normativa all’avanguardia”.