Mattia Rizzo: “Non si può scalare la montagna del successo con le mani in tasca”

Mattia Rizzo: “Non si può scalare la montagna del successo con le mani in tasca”

13 Marzo 2021 0 Di Anna Mozzi e Pasquale Maria Sansone

Di ieri la notizia dell’incarico a Valentina Vezzali della nomina a Sottosegretario allo Sport e lo Sport ne è felice perchè il binomio Sport e Salute che il CTS sembra non avere nella giusta considerazione potrebbe essere, finalmente portato alla ribalta.

Invece di chiudere indiscriminatamente palestre, piscine e centri sportivi, per la salute psicofisica di giovani ed anziani sedentari con patologie croniche, si potrebbero prospettare, infatti, entrate contingentate in quei luoghi abilitati allo svolgimento di attività sportive, in assoluta e totale sicurezza.

A tal proposito sentiamo Mattia Rizzo classe ’88. Formatore calcistico abilitato UEFA B e laureando in Scienze delle Attività Motorie e Sportive (indirizzo calcio) presso l’Università Telematica San Raffaele di Milano. Responsabile del progetto CEF (under 8) presso la Federazione Sammarinese Giuoco Calcio (precedentemente formatore U9 presso la società professionistica U.S. Alessandria Calcio.

Co-autore del libro in uscita ad aprile: “Calcio e Principi, Allenare la complessità del gioco nell’attività di base. Fondatore del sito internet www.footballidea.net e della pagina facebook Football idea

Come ha vissuto e vive Mattia Rizzo la paura del contagio ed il disagio per le inevitabili indispensabili misure restrittive?

Sicuramente come per il resto delle persone non è stato un periodo facile, le inevitabili misure restrittive hanno colpito e messo in ginocchio il settore sportivo portando e aggiungendo precariato in un mondo, quello calcistico in particolare, dove pochi vengono considerati professionisti. La nota favorevole di tutta questa situazione è che si sono creati numerosi corsi e webinar per il miglioramento personale. L’impossibilità di svolgere l’attività sportiva sui campi ha regalato tanto tempo agli addetti ai lavori del sistema calcio per: aggiornamenti, approfondimenti, ascoltando e proponendo nuove idee dal punto di vista metodologico, attraverso incontri online sulle varie piattaforme (tra cui Football idea). Un’opportunità che in molti hanno colto. Vorrei concludere con una frase di Albert Einstein che dice:

Nel mezzo delle difficoltà nascono le opportunità.

La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non semplicemente l’assenza di malattia o infermità (Organizzazione Mondiale della Sanità, 1948). Quanto è importante lo Sport per il mantenimento dello stato di salute?

Lo sport è un elemento importantissimo per la salute psico-fisica del nostro organismo. Il problema più grande di questa pandemia inerente allo sport, è legato alla perdita di esperienze e di emozioni soprattutto nei bambini piccoli. Dovremmo essere bravi alla ripartenza a far scoprire e soprattutto a far riscoprire ed innamorare dello sport quelle generazioni che, per colpa di questa situazione, non possono e non hanno potuto espletare con amici e genitori quel fabbisogno sportivo che il nostro corpo e a volte, inconsapevolmente, la nostra mente richiedono.

 Lo sport insegna che per la vittoria non basta il talento, ci vuole il lavoro e il sacrificio quotidiano e questo vale per lo sport come per la vita. Cosa Le ha insegnato lo Sport per la vita?

Vorrei prendere in prestito alcune regole di uno dei miei idoli che non riguarda l’ambito calcistico, ma comunque è stato un grandissimo sportivo: Arnold Schwarzenegger.

“La prima regola è credi in te stesso”.

Lo sport mi ha insegnato ad andare avanti a non mollare mai e a chiedermi chi volessi diventare.

“La seconda regola è non aver paura di fallire”.

Non sempre nello sport si può vincere, e quindi bisogna saper affrontare le paure, le sconfitte e le delusioni, ma non bisogna mai aver paura di prendere le decisioni. Bisogna continuare a provare e andare avanti avendo fiducia in ciò in cui si crede.

“La terza regola e la più importante è sicuramente: lavora sodo”.

Lo sport mi ha insegnato che non bisogna lasciare nulla di intentato, bisogna lavorare duramente per ottenere quello in cui si crede.

Valentina Vezzali, sottosegretario al Ministero dello Sport, è un incredibile esempio, non solo di talento, ma di sacrificio, dedizione ed amore per lo sport, oltretutto è riuscita a tornare sul tetto del mondo dopo la maternità.

A conclusione di questa breve intervista vorrei ringraziare la redazione per l’opportunità che ci offre e chiudere con una frase:

“Non si può scalare la montagna del successo con le mani in tasca”.