Mattia Di Loreto, grazie al Calcio ho aperto la mente a nuove prospettive

Mattia Di Loreto, grazie al Calcio ho aperto la mente a nuove prospettive

5 Dicembre 2021 0 Di Pasquale Maria Sansone

Per ottenere risultati in campo calcistico, spesso è necessario saper soffrire in allenamento e durante le competizioni. Essere abituati a resistere per raggiungere un obiettivo, superare i momenti difficili di un allenamento o di una gara, sono condizioni necessarie per arrivare a livelli di prestazione ottimali e per esprimere il potenziale del singolo e della squadra. Spesso un obiettivo sportivo non può essere raggiunto in un tempo breve, in quanto può necessitare di diverse tappe di avvicinamento, ha cioè bisogno di tutta una serie di stap intermedi prima di essere realizzato. Per aspera ad astra sostenevano gli antichi.

Di Calcio, Covid e salute parliamo con  Mattia di Loreto che è nato a Rieti il 13-09-1995 e vive a Borgo Velino un piccolo comune in provincia di Rieti . I primi passi nel mondo del calcio come portiere poi per un infortunio è stato costretto a lasciare l’attività agonistica ma non ha lasciato quel mondo dedicandosi alla sua seconda grande passione: lo scout . In questo settore ha collaborato con la Sambenedettese. Successivamente  prima della pandemia è stato ds di una squadra di promozione Laziale la Bf Sport. Ha poi collaborato con il direttore sportivo Francesco Panfili  nella sua area scouting. Attualmente è direttore sportivo dell’Amatrice calcio, squadra che partecipa al campionato di promozione laziale, Girone B.

Come ha vissuto e vive la paura della pandemia, del contagio ed il notevole disagio legato alle indispensabili severe misure restrittive?

Ho vissuto personalmente il Covid e posso dire che non ci si scherza. Non nascondo che il disagio legato alle misure restrittive e la paura di poterlo riprendere condizioni molto la mia quotidianità e quindi la mia professione di Direttore Sportivo. Allo stesso tempo credo che le misure adottate dallo Stato siano indispensabili per cercare di ostacolare la trasmissione del virus.

Quanti danni hanno causato allo Sport in generale ed al Calcio in particolare le chiusure indiscriminate e la confusa gestione politica?

Non discuto che nel mondo dello sport questa pandemia abbia causato dei danni sia a livello economico che a livello sociale perché molte società dilettantistiche dopo lo stop forzato dello scorso anno hanno perso ragazzi a causa dei vari protocolli comunicati dallo Stato.

Quanto valore attribuisce al binomio Sport-Salute ovvero quanto è fondamentale l’attività sportiva per il conseguimento ed il mantenimento del benessere psicofisico?

L’attività sportiva è importante per la salute fisica ma soprattutto per quella mentale. Tutti noi dovremmo praticare sport per scaricare lo stress accumulato a causa di questo virus ma anche per tutti i malesseri che si presentano nella quotidianità.

Cosa le ha dato il Calcio in termini di crescita personale sociale e professionale?

Il calcio mi ha fatto crescere molto. A livello personale rapportarmi ogni giorno con persone mi ha fatto maturare molto e aprire la mente a nuove prospettive. A livello professionale spero di togliermi molte soddisfazioni, continuare a conoscere persone e luoghi nuovi e magari arrivare un giorno a confrontarmi con una società professionistica.