Matteo Tedesco, affrontare il Covid come una gara

Matteo Tedesco, affrontare il Covid come una gara

27 Febbraio 2021 0 Di Anna Mozzi e Pasquale Maria Sansone

 

L’esecutivo va verso la linea del massimo rigore con l’obiettivo di scongiurare il rischio di un nuovo (temutissimo) lockdown totale. Il ministro della salute Roberto Speranza ieri non ha lasciato spazio ad immotivati ottimismi: “Marzo sarà un mese difficile”. Impensabile quindi abbassare la guardia. Del resto la curva epidemiologica non consente di fare sconti: l’Italia (Lombardia in testa) è nella morsa delle varianti. L’impennata di casi cambierà la mappa delle zone dei colori a partire da lunedì. Oggi è atteso il monitoraggio dell’iss, con la Lombardia che va vero la retrocessione in arancione. Nel frattempo però il Paese si sta già tingendo di rosso e arancione scuro. Già da sabato infatti zone rosse sono previste nelle province di Pistoia e Siena e arancione scuro in quella di Bologna. E anche a Brescia la situazione dei contagi resta allarmante, con gli ospedali sotto pressione. Il Governatore De Luca, causa l’incremento dei positivi: 2.556 starebbe seriamente pensando di trasformare la Campania in zona rossa. In questa atmosfera, la riapertura in sicurezza di palestre, piscine e centri sportivi potrebbe slittare a dopo Pasqua.

Ne parliamo con un valido operatore del fitness. Matteo Tedesco, campione del mondo di Bodybuilding, preparatore atletico, sua moglie Adele Ferri, designer di allestimenti fieristici ed interni, bikini professionista, insegnante di posing, preparatrice atletica, influencer di ricette fit e campionessa del mondo bikini

La Gazzetta dello Sport ha riconosciuto i  Teamcommando, di cui Matteo ed Adele fanno parte come uno dei migliori canali influencer del settore.

Come ha gestito e gestisce Matteo Tedesco la paura della pandemia ed il notevole disagio legato alle indispensabili misure restrittive?

Penso che affrontare questa sfida di possa paragonare ad una preparazione per una gara, dietro ad ogni competizione c’è sempre un po’ paura dell’ignoto e del risultato, questa pandemia credo si debba affrontare con lo stesso pensiero. Come in una preparazione rispettare le regole di una dura alimentazione ed un esercizio fisico costante per arrivare ad un risultato penso si debba fare lo stesso in questa situazione; rispettare le regole e le linee comportamentali che il nostro governo ci sta puntualmente dettando, possa aiutare a sconfiggere prima questo virus che ci sta affliggendo. Personalmente non ho e non abbiamo così tanto timore ma è giusto rispettare il pensiero delle altre persone.

Causa le varianti del virus il governo in carica sembra optare per una chiusura di palestre, piscine e centri sportivi fino a Pasqua. Qual è il suo pensiero al riguardo?

Purtroppo tutti i centri citati sono ormai chiusi da tanto tempo e questa è l’ennesima chiusura che viene fatta, penso ingiustamente. Un esempio, per un personal trainer  fare lezione one to one consente di mantenere anche più distanza di due persone che sono a fare la spesa o sull’autobus o in metro, ecco perché molte volte non condivido pienamente alcune scelte da parte del governo.

Quanti danni può arrecare alla salute olistica dei nostri giovani la chiusura di palestre, piscine e centri sportivi?

L’assenza dell’attività fisica e della pratica sportiva procura molti danni a livello psicologico e fisico soprattutto in un momento fragile come questo. Il benessere dato dallo sport è noto a tutti noi, perché dopo un intensa attività fisica la produzione di endorfine che viene attivata ci rende più positivi e gioviali rendendo tutto meno oppressivo; le difese immunitarie che si alzano praticando sport ci renderebbero più forti e resistenti a questo virus. Per quanto riguarda i giovani non potere fare sport e quindi socializzare con altri ragazzi della stessa età  li spinge, in un mondo parallelo alla realtà fatto solo di social e videogiochi, riducendo la loro capacità di crescita mentale e fisica.