Mastella: “Vaccinare i pazienti diabetici è una priorità”

Mastella: “Vaccinare i pazienti diabetici è una priorità”

31 Gennaio 2021 0 Di M.M.

“Chiederò al governatore De Luca di prendere in considerazione la necessità di vaccinare contro il Covid i pazienti affetti da diabete”. Lo ha annunciato Clemente Mastella, sindaco del capoluogo, a margine della sua partecipazione alla seconda giornata degli screening, a titolo gratuito, programmati a Benevento dall’Associazione Diabetici Italia Meridionale (AsDIM) “Al di qua del Faro”, presieduta da Annio Rossi. Le visite le ha curate il professore Bruno Amato, docente dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, specialista in chirurgia vascolare e generale. Il primo cittadino si è soffermato anche sul problema dei ritardi con cui vengono consegnati i vaccini. “Se il momento delle vaccinazioni si allontana – ha chiarito – si tornerà a tenere alta la guardia con lo screeenig dei nostri concittadini. Una prossima campagna gratuita è in programma da febbraio. Faremo screening gratis perché allontanandosi la possibilità della vaccinazione per motivi che non dipendono né dalla Asl né dall’ospedale ma solo da accordi europei con i colossi che hanno creato i vaccini; è giusto, pertanto, tutelare in questo modo la comunità. Come, peraltro, abbiamo già fatto altre due volte prima. Voglio ricordare – ha aggiunto il sindaco – che Benevento è tra le uniche città ad aver distribuito mascherine per tutti e abbiamo anche fatto un’ampia donazione di saturimetri. L’idea – ha concluso – è quella di rimanere pronti e tenere la guardia alta in attesa delle vaccinazioni e dell’immunità di gregge”. Non ha dimenticato di affrontare il problema legato alla scuola. “I mesi di scuola persi durante questo periodo si recuperino in estate” il suo invito. Questo non significa, necessariamente, impegnare i docenti oltre le loro ore di lavoro – ha spiegato – ma si potrebbero magari ingaggiare docenti supplenti. Un’azione necessaria per consentire ai ragazzi di apprendere il più possibile e recuperare anche la forma di socialità persa. Un’idea non solo mia ma espressa anche dalla fondazione Agnelli di Torino e sponsorizzata da autorevoli pedagogisti italiani. Non è un sovraccarico per gli insegnanti ma una necessità per i più giovani”.