Il sarcasmo di De Luca e la risposta di don Patriciello

Il sarcasmo di De Luca e la risposta di don Patriciello

11 Maggio 2024 Off Di La Redazione

Il governatore della Campania nel corso di un suo intervento di critica al progetto del premierato, portato avanti dalla Meloni, ha asfaltato anche il sacerdote anticamorra di Caivano don Maurizio Patriciello. Riferendosi alla Meloni ha detto: “ha presentato il suo progetto di riforma istituzionale del premierato del premierato e anche quello è stato un momento di grande commozione, almeno per me. È stato un momento di commozione vedere la Meloni che presenta il suo progetto a noti costituzionalisti, fra i quali ho notato in particolare Iva Zanicchi, Pupo. C’era anche ad ascoltare il progetto costituzionale un prete del nostro territorio, conosciuto come il Pippo Baudo dell’area nord di Napoli, con relativa frangetta. Sono momenti davvero imperdibili”, ha detto De Luca. nel corso di una diretta Facebook, citando il convegno alla Camera sul premierato, al quale era presente anche don Patriciello, parroco della chiesa di San Paolo Apostolo nel Parco Verde di Caivano (Napoli). “Aggiungo che è venuta fuori un’altra lista di prigionieri politici. Avevamo parlato nei giorni scorsi della sfilata di manager di aziende pubbliche con la maglietta di Fratelli d’Italia, oggi abbiamo un’altra foto di nuovi prigionieri politici. La lista si allunga. In quell’immagine c’è anche Rocco Bellantone, presidente dell’Istituto superiore di sanità. Non va bene”, ha aggiunto De Luca”.

Immediata la risposta di don Patriciello: “Caro Presidente, caro fratello Vincenzo De Luca, la sua ironia nei confronti di un povero prete dell’area nord di Napoli, la stessa della quale lei ebbe a dire: ‘A Caivano lo Stato non c’è. Stop’ mi ha tanto addolorato. Se era questo che voleva, c’è riuscito”. Così, su Fb don Maurizio Patriciello risponde al governatore della Campania Vincenzo De Luca.
 “Non mi permetto – non ne sarei capace e non credo di averne il diritto – di risponderle per le rime. A che servirebbe? Le ferite vanno lenite non procurate. Penso, però, in piena coscienza, di non meritare le offese del tutto gratuite del presidente della mia regione”, scrive ancora nel post il prete anticamorra di Caivano.
 “Che dirle? – continua don Maurizio – Alle offese e alle minacce – larvate o meno – ci sono abituato da tempo. Non a caso, da due anni vivo sotto scorta. Un conto, però, è quando arrivano dai camorristi, ben altra cosa, invece, quando a pugnalarti a tradimento è una persona come lei. Fa niente. Offro al Signore anche questa mortificazione. Sono un prete, non dimentico mai che ‘se il chicco di grano caduto in terra non muore, la spiga non nasce’. La saluto, Presidente. Penso che da domani bulli e camorristi inizieranno a prendermi in giro gridandomi alle spalle: ” Sta passando Pippo Baudo”. Dio benedica lei, la sua famiglia, la regione che amiamo”, conclude padre Maurizio Patriciello.
 

Sulla “delucata” intervento anche del premier Giorgia Meloni: “Pippo Baudo dell’area nord di Napoli. Così deridendolo, il presidente della Regione Campania definisce Don Maurizio Patriciello, un prete, un uomo che cerca di combattere la camorra e dare risposte alle famiglie perbene dove quelli come De Luca non sono riusciti a farlo, o non hanno voluto farlo”. Lo scrive sui social il premier Giorgia Meloni, commentando le dichiarazioni del governatore Vincenzo De Luca, che venerdì aveva ironizzato sui vip “scelti dalla Meloni per promuovere il premierato”, tra cui il sacerdote. Così facendo, aggiunge la presidente del Consiglio, De Luca “dà un segnale spaventoso”.

“Padre Maurizio vive sotto scorta perché è diventato un obiettivo dei camorristi che non gradiscono la sua tenacia nell’allontanare i giovani dalla droga e dalla criminalità. Invece di aiutare Padre Maurizio, fargli sentire il sostegno delle istituzioni, De Luca lo deride”.

Aggiunge Meloni: “Voglio dire a Padre Maurizio che lo Stato c’è, al suo fianco. Che non è solo. E che gli uomini e le donne che non hanno scambiato le istituzioni per il palcoscenico di un cabaret, ma svolgono il loro compito con disciplina e onore, conoscono e riconoscono il valore dei suoi sacrifici”.