L’arte per vincere l’handicap

L’arte per vincere l’handicap

7 Gennaio 2021 0 Di Vincenzo De Rosa

La canzone del Pasticciere Zitti, diventa un modo per sensibilizzare alla disabilità in maniera divertente ed educativa.

 

Sul canale Youtube di Ideachiara è stato lanciata la canzone-video del pasticciere Zitti, testo di Michele Tarallo, musiche e arrangiamenti Guglielmo Grillo, voce Nicola D’Angelo e tratta dallo spettacolo teatrale per bambini “Il Pasticciere Zitti e i suoi segreti”. La visione è destinata principalmente a un pubblico di bambini della scuola primaria, ma è fruibile anche per altre fasce d’età, ed è incentrato sulla tematica della sensibilizzazione alla disabilità in maniera divertente ed educativa. Il lupo, quello cattivo delle fiabe, è stato rapito. Per alterne vicende che si sveleranno durante il corso dello spettacolo, è diventato intimo amico della sua rivale di sempre, ovvero Cappuccetto Rosso. Si scoprirà anche il segreto della pasticceria Zitti. In una città, forse anche come la nostra, dove le persone sono sempre indaffarate e di corsa, c’è un luogo in cui si trova riparo dal maltempo, freddo e pioggia, e da qualsiasi tempesta dell’umore: la pasticceria Zitti. I dolci preparati dal Signor Zitti con il loro sapore donano una sana dose di tranquillità e stimolano il conversare grazie al suo ingrediente segreto. Michele Tarallo ha alterato i due personaggi “Cappuccetto non è una bambina dolce e spensierata ma irruenta e passionale e il Lupo è su una sedia a rotelle, un Lupo che non può più inseguire le prede, un Lupo costretto dalla sua nuova condizione di vita a riscoprire un altro lato di sé: quello altruistico. Il pasticciere Zitti, il centro di tutta la storia, è fondamentale per la crescita personale e umana che avviene anche con il contatto con il disabile”. I costumi di scena sono stati realizzati da Emilio Bianconi di Alchimia produzioni creative. L’ideazione e la costruzione scenografica è opera di Ilaria Paduano. Le coreografie dei balletti portano la firma di Natasha D’Andrea. L’attrezzeria e l’oggettistica di scena è stata interamente costruita adoperando materiali da riciclo grazie alla creatività di Linda Santonicola e Yasmine Ferretto.