La Settimana del cervello

La Settimana del cervello

19 Maggio 2020 0 Di La Redazione

Grande attenzione è rivolta alla scuola e ai neuro-miti da sfatare, che a volte si trasformano in vere e proprie fake-news circolando indisturbate online.

 

Sarà una Settimana mondiale del cervello atipica. Seppur lontani dalle piazze per evitare gli assembramenti, si resterà vicini alla conoscenza, sul web, per comprendere meglio come funziona la nostra cabina di regia: il cervello. È questo l’obiettivo della Brain Awareness Week, la sette giorni dedicata a Mr. Brain e aperta a tutti i curiosi che, da ieri 18 maggio e fino al 24, vogliono saperne di più sulle nuove scoperte neuro-scientifiche direttamente dalla voce degli addetti ai lavori del settore. Navigando sul sito www.settimanadelcervello.it, infatti, si potrà scorrere l’elenco degli eventi presenti e incontrare psicologi, psicoterapeuti, neuropsicologi, neuroscienziati, biologi e medici. Si sono messi a disposizione dei cittadini più di 1.000 esperti, per fare screening, testare il decadimento cognitivo delle persone, allenare i neuroni con esercizi ad hoc suddivisi per fascia di età, per aiutare a comprendere meglio i disturbi dell’apprendimento dei bambini e sostenere la genitorialità messa a dura prova in questo periodo di pandemia. Grande attenzione è rivolta alla scuola e ai neuro-miti da sfatare, che a volte si trasformano in vere e proprie fake-news circolando indisturbate online. Tra i titoli in programma c’è anche quello che sonda il tema dell’infertilità e della sterilità, e di come queste due condizioni influenzino sia la parte cognitiva sia la parte emotiva delle persone che la stanno vivendo.

“Dato il momento contingente, ci siamo dati appuntamento in un luogo virtuale, nutrendo la speranza di poter tornare al più presto in un luogo fisico dove incontrare di nuovo le persone stando vicini, guardandoci negli occhi in modo non mediato da uno schermo. La divulgazione sul tema delle neuroscienze non può e non deve fermarsi. Lavoriamo a lungo per portare a tutta la popolazione le nuove scoperte della scienza, in modo semplice e accessibile, ponendo l’attenzione a tutte le fasce di età e a tutte le problematiche che possono insorgere in ogni fase della vita. Tra cui per esempio l’ultima che si sono trovati ad affrontare i bambini a scuola, e di conseguenza le famiglie, con la didattica a distanza”, premette Donatella Ruggeri, psicologa e fondatrice della Settimana del cervello. “Quest’anno, abbiamo messo a punto una serie di webinar che tratteranno temi quali l’essere genitori oggi, indagando come lo stile di accudimento nelle prime fasi della vita influenza il nostro cervello, tratteremo all’interno di questi spazi anche di Neurodidattica, le neuroscienze applicate all’apprendimento, e di Alzheimer ai tempi del coronavirus”. “Ci saranno anche incontri pensati in orario serale, per chi può accedervi solo dopo la giornata lavorativa. Nel calendario delle iniziative presenti sul sito si trovano tutti i link con cui entrare gratuitamente nella piattaforma su cui si svolgeranno. Ci saranno anche appuntamenti dedicati allo screening per il decadimento cognitivo, e la possibilità di interagire individualmente con un professionista psicologo, prendendo con lui un appuntamento: a titolo di esempio, si potranno fare domande e condividere difficoltà inerenti la sfera cognitiva e neuropsicologica”, aggiunge Simona Mennuni, psicologa e psicoterapeuta, e membro del comitato scientifico della Settimana del cervello insieme a Claudia Di Cresce, psicologa esperta in neuropsicologia e ricercatrice nel campo della comunicazione e Juliana Tamburi, psicologa con formazione in Neuropsicologia clinica.

In questa edizione online de La Settimana del cervello proseguiranno i lavori del progetto scuola iniziato l’anno scorso, con l’obiettivo di diffondere ai bambini e ai ragazzi le nuove conoscenze scientifiche con un linguaggio adatto a loro. Oltre a offrire momenti dedicati alla conoscenza, si faranno screening sulle abilità dell’apprendimento, come il DSA, il disturbo specifico di apprendimento.