La pandemia “detta” le regole della didattica

La pandemia “detta” le regole della didattica

7 Settembre 2020 0 Di Miriam Perfetto

Il rinvio dell’apertura delle scuole in Campania, deciso dalla Regione, non scoglie i nodi. Insegnanti e studenti alle prese con la didattica mista e con “problemi di lingua”.

 

Il professor Francesco Sabatini, linguista, filologo e lessicografo italiano, ribadisce di continuo di non usare anglicismi o americanismi e ci invita ad amare la nostra lingua. Nell’era Covid, si sentono spesso termini come lockdown, smart working, meeting… vocaboli divenuti familiare in seguito alla emergenza Coronavirus. L’apertura delle scuole è alle porte, se ascoltassimo l’invito del professor Sabatini diremmo che studenti e docenti, a breve, si troveranno a fare i conti con la didattica mista e non con il “blended learning”. Il “blended learning” consiste nell’utilizzare contemporaneamente più canali comunicativi per promuovere il processo di insegnamento-apprendimento come aula, lim, computer, rete internet e quant’altro possa facilitare la comunicazione in presenza e a distanza nello stesso preciso momento. L’insegnante e l’intera classe contemporaneamente interagiscono anche se un gruppo è presente solo virtualmente. Al momento solo gli studenti delle scuole superiori seguiranno le lezioni con la didattica mista, esclusi, per ora, gli alunni delle scuole elementari e delle medie. La rotazione, strategia utilizzata per evitare gli assembramenti e garantire il dovuto distanziamento tra gli alunni e gli insegnanti, caratterizzerà il mondo della scuola. Ancora una volta viene chiesto al docente di mettersi in gioco, attuando velocemente metodologie e sussidi didattici nuovi ed alternativi in vista di uno scenario incerto perché gestito da un nemico invisibile, indiscreto e pericoloso come il Coronavirus.