La gratitudine dei trapiantati ai familiari del donatore

La gratitudine dei trapiantati ai familiari del donatore

18 Giugno 2022 0 Di La Redazione

Viva commozione è stata vissuta nell’incontro  svoltosi l’altro ieri tra il presidente dell’AITF, associazione dei trapiantati di organi, Franco Martino, e i signori Michela e Domenico,  genitori del giovanissimo donatore, Paolo Andrea, recentemente volato fra gli Angeli.

“Ho fortemente voluto  incontrare questa bella famiglia e, ancora una volta, per gli evidenti motivi di riservatezza che accompagnano questi casi, non è stato facile – ha dichiarato il dott. Martino – Ciò è potuto avvenire soltanto grazie alla meticolosa opera  posta in essere dalla brava signora Loredana, loro amica di famiglia,  la quale, interpretando fedelmente l’autentico nostro desiderio di voler conoscere queste persone,  si è data molto da fare per preparare l’incontro.  Devo subito affermare che, al contrario di quanto pensavo, non è stato molto complicato trovare le giuste parole per approcciare il discorso con delle persone  come quelle che mi sono trovato di fronte. Al di là della palese emozione collettiva,  che ha caratterizzato i primi istanti dell’incontro, ho avuto modo di riscontrare che stavo avendo a che fare con delle persone perbene,  che  contenevano molto dignitosamente il profondo dolore che evidentemente li affliggeva.  Gente semplice, ma anche impregnata di sani principi perché fortemente ancorata a quei  valori autentici a cui da sempre si ispirano le belle e nobili tradizioni delle nostre parti.”

Dopo che è stato sinteticamente illustrato il percorso vissuto da chi riceve un trapianto, si è proceduto alla consegna di una targa, mediante la quale gli è stata espressa, insieme a una sentita vicinanza anche la più sincera gratitudine, a nome di tutti i trapiantati  iscritti al sodalizio, per il nobile gesto da essi compiuto, nel dare il consenso alla donazione degli organi del loro congiunto. “E qui c’è stata un’altra sorpresa  – aggiunge Martino – La signora Michela ha riferito che alcuni mesi orsono, nel mentre seguivano una trasmissione televisiva in cui veniva trattato il tema della donazione degli organi che erano stati utilizzati per salvare altre vite, fu lo stesso Paolo Andrea, evidentemente rimasto colpito da tale gesto, ad affermare che anch’egli, una volta raggiunto la maggiore età,  avrebbe  manifestato il proprio consenso alla donazione. Anche per questo, quindi, non hanno esitato più di tanto a dare il consenso alla richiesta del coordinatore ospedaliero. E’ stato come un voler  rispettare una sorte di volontà già tacitamente espressa dal loro figliuolo nella prefata circostanza.  E poi – continua Martino –  vista la particolare riservatezza  che i i genitori intendevano mantenere sul loro operato, l’episodio della trasmissione televisiva ha fornito l’occasione per porre l’accento  sull’importanza del dover  rendere pubblici certi avvenimenti, e che quindi occorreva sentirsi orgogliosi di quanto fatto perché soltanto dando visibilità a tali esempi di nobile solidarietà umana, si può riuscire a meglio sensibilizzare l’opinione pubblica sulla scelta di donare gli organi; solo così facendo, infatti, si può offrire una speranza a quelle migliaia di persone che sostano sofferenti nelle lunghe liste di attesa per poter  continuare a vivere. Soltanto quest’ultima motivazione, ha convinto Michela e Domenico a desistere dal loro iniziale proponimento di restare nell’ombra e a prestare il consenso affinché, dalla loro tragedia vissuta si possa verificare che: ” Da un fiore reciso. . . altri possano tornare a rifiorire”!