La denuncia dello Smi: medici anticovid allo sbaraglio

La denuncia dello Smi: medici anticovid allo sbaraglio

27 Settembre 2020 0 Di La Redazione

Il Sindacato medici italiani: “Come sindacato ci auguriamo che episodi del genere non avvengano mai più soprattutto durante la seconda ondata pandemica in atto”.

 

L’ultimo episodio verificatosi giovedì 24 settembre nel pieno della notte ha determinato la forte protesta dei medici della continuità assistenziale nei confronti della centrale operativa del 118 di Napoli.

La segreteria aziendale dello Smi Asl Napoli 1 centro è stata allertata da alcuni iscritti al sindacato che hanno riferito di essere stati obbligati telefonicamente ad effettuare una visita domiciliare a paziente già Covid positivo senza seguire i protocolli previsti.

I medici della continuità assistenziale infatti non sono provvisti dei Dpi per effettuare tali visite, non hanno effettuato il corso per la corretta vestizione come avviene per i medici Usca e non effettuano le visite con auto o mezzo aziendale sanificabile ma con mezzo proprio privato.

Nel caso in questione aggiungono dallo Smi, addirittura il 118 avrebbe inviato secondo quanto riferito dai medici coinvolti un mezzo non al domicilio del paziente ma dalla dottoressa della guardia medica per fornirle un kit di protezione senza aiutarla alla vestizione e senza accompagnarla con mezzo aziendale.

Per tale motivo lo Smi ha fornito la consulenza legale gratuita ai propri iscritti coinvolti nell’episodio nel caso in cui decidano di presentare una denuncia circostanziata alla autorità giudiziaria competente.

“Come sindacato ci auguriamo – continua la nota dello Smi – che episodi del genere non avvengano mai più soprattutto durante la seconda ondata pandemica in atto dove il rispetto dei ruoli, della sicurezza e dei protocolli e la unione di tutti i sanitari sono un presupposto ineludibile; proponiamo l’attivazione di un tavolo aziendale per risolvere le criticità emergenti tra centrale del 118 e continuità assistenziale per stabilire delle linee guida valide per tutti”.