Klej Luka: “Curate tutti i dettagli, è ciò che fa la differenza”

Klej Luka: “Curate tutti i dettagli, è ciò che fa la differenza”

13 Dicembre 2022 Off Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

“Ci sono alcuni paesi e villaggi del Brasile che non hanno una chiesa, ma non ne esiste neanche uno senza un campo di calcio”. (Eduardo Galeano)

Oggi parliamo di Covid sport e salute con: Klej Luka.

La fase pandemica più acuta sembra ormai alle spalle, anche se i continui colpi di coda non lasciano tranquilli, come ha vissuto, come vive, come ha affrontato e come affronta questa situazione di grande difficoltà per il mondo dello sport, come ha gestito la paura del contagio e del disagio legato alle misure restrittive?

All’inizio della pandemia avevo paura di essere contagiato perché non si sapeva bene come fosse realmente la situazione e come si propagasse il virus, poi con la quarantena e col passare del tempo mi sono un po’ tranquillizzato e ho semplicemente rispettato le misure restrittive.

Le restrizioni ed i tentennamenti del mondo politico hanno causato gravi danni al mondo dello sport, soprattutto a quello cosiddetto minore, cosa è successo in particolare nella sua specialità?

Quando è scoppiato il covid io giocavo nel Taranto e fortunatamente prima dell’inizio della quarantena sono riuscito a tornare a casa mia a Pistoia, da marzo hanno fermato i campionati e dopo un primo accenno di proseguimento hanno deciso di non continuare la stagione nei campionati dilettantistici. In quei mesi la società ci mandava ogni settimana allenamenti da svolgere a casa e sono riuscito a rimanere in forma nonostante questo stop.

Anche se è completamente diverso che allenarsi con la squadra al campo… fortunatamente la stagione successiva, anche se con qualche stop, siamo riusciti a tornare ad allenarci e giocare, sempre rispettando tutte le normative.

Chi è stato in famiglia o tra gli amici a spingerla verso l’attività agonistica, oppure si è trattato di una sua folgorazione guardando ai modelli dei grandi campioni?

Ho iniziato a giocare a calcio a 7 anni nella squadra del paese dove abitavo, l’idea è stata di mio padre però mi sono subito appassionato di questo bellissimo sport.

Al di là delle doti personali e delle attitudini, quanto conta la forza di volontà nel raggiungimento degli obiettivi?

La forza di volontà è la cosa più importante che esista per il raggiungimento dei propri obiettivi. Senza di quella è inutile iniziare, e spesso arriva più in alto colui che ha più forza di volontà rispetto a una persona più talentuosa che però ci mette meno forza di volontà.

Se dovesse dare qualche consiglio utile ai ragazzi che si avvicinano alla sua specialità cosa suggerirebbe?

Il consiglio che do a tutti è quello di dare il massimo ogni giorno, anche nei momenti più difficili e quando nessun altro ci crede. Curare tutti i dettagli, perché sono quelli che fanno la differenza.