Avellino-Caserta, la “guerra” dei bus

Avellino-Caserta, la “guerra” dei bus

8 Settembre 2021 0 Di La Redazione

“Dalla sanità ai trasporti, De Luca nemico dell’Irpinia. Con l’accorpamento di AIR alla CLP Avellino viene ulteriormente penalizzata sia sotto il profilo del trasporto pubblico che per il danno ambientale. Ritornino ad Avellino i bus ibridi!

Così il vicecommissario di Fratelli D’Italia, Giovanni D’ Ercole che aggiunge: “Era appena il mese di maggio 2021 quando le fanfare del potere deluchiano schiamazzavano per comunicare l’acquisto dei nuovi bus urbani a tecnologia ibrida. I cantori del verbo salernitano ci spiegavano che questi nuovi bus sarebbero stati determinanti a migliorare il trasporto urbano avellinese e, soprattutto, a ridurre le emissioni ambientali dei bus più datati. Ovviamente, in tutto questo fiato di trombe restavano sullo sfondo i bus della cosiddetta metropolitana leggera, quella che – in una conferenza stampa di ottobre 2012 da rispolverare – l’allora vice-sindaco Festa e l’allora assessore alla Mobilità Petitto dichiaravano che “sarebbe partita entro il 2013”! Ebbene, il sogno di una mobilità migliore, innovativa e a basso impatto ambientale si è infranto addirittura prima della riapertura delle scuole. Infatti l’assorbimento da parte dell’AIR della casertana CLP, nonché di altri soggetti del trasporto locale afferenti all’area napoletana e casertana, ha prodotto come prima incresciosa conseguenza il trasferimento dei mezzi nuovi a Caserta e la contemporanea ricomparsa per le strade di Avellino di bus assolutamente datati, sicuramente immatricolati il secolo scorso”.

“La domanda aggiunge D’Ercole – direbbe qualcuno, nasce spontanea: come mai, seppure dobbiamo “prestare” dei bus alla società recentemente accorpata, prestiamo gli ultimi mezzi acquistati e destinati dalla regione all’AIR quando l’AIR effettuava il trasporto urbano di Avellino, quindi destinati sostanzialmente alla città di Avellino ed al suo hinterland? La domanda diventa ancora più significativa laddove si consideri che Avellino sconta un livello drammatico di pessima qualità dell’aria e che, soprattutto, l’Air dovrebbe ancora essere un’azienda “irpina”, visto che tutti gli altri capoluoghi di provincia campani hanno la fortuna di avere collegamenti ferroviari che Avellino non ha e, pertanto, dovrebbe essere ristorata con una offerta del trasporto su gomma adeguata”.

“Come sempre – chiude l’esponente di Fratelli D’Italia – ogni scelta effettuata dall’amministrazione regionale è contraddistinta da un irrefrenabile bisogno di danneggiare le aree interne, in primis quelle irpine, che pure hanno tributato uno scriteriato plebiscito al ras del Carmine di Salerno. Dalla sanità pubblica (vedasi la vicenda del Pronto Soccorso di Solofra) al trasporto pubblico (bus urbani prestati a Caserta, bus extraurbani fatiscenti, bretella di Codola cancellata dalle opere finanziate dalla Regione Campania), la giunta De Luca si conferma nemica dell’Irpinia. Fratelli d’Italia stigmatizza con forza tali condotte, chiedendo ai vertici dell’AIR di porre immediatamente rimedio alle sconce immagini di bus “affumicanti”, immatricolati alla fine degli anni ’80, che circolano spudoratamente per le vie della città di Avellino”.