Ercolano, servizi sociali sempre più evanescenti

Ercolano, servizi sociali sempre più evanescenti

12 Gennaio 2023 Off Di La Redazione

Luigi D’Emilio, Fp Cisl: “Servizi essenziali in sofferenza. dopo la scuola, l’assistenza sociale”.

 

SOS della Cisl Funzione Pubblica dell’area metropolitana di Napoli sui servizi essenziali ad Ercolano. “Dopo la scuola materna – sottolinea il leader della federazione Luigi D’Emilio – chiusa nello scorso agosto con la motivazione non veritiera dell’assenza di alunni, è ora la volta dell’assistenza sociale. Il sindaco Buonajuto ha compiuto un ulteriore atto di cinismo politico mandando a casa i 6 addetti a tempo determinato sugli 8 complessivi ed affidando direttamente le prestazioni professionali di comparto ad una cooperativa dopo aver esperito un concorso che nessuno ha superato. Vogliamo sapere se c’è un disegno preciso dietro queste decisioni che stanno smantellando il welfare nonostante un contesto sociale di particolare difficoltà”.

La Cisl ha scritto al prefetto di Napoli chiedendo l’intervento della massima autorità di governo sul territorio per il reintegro immediato dei 6 lavoratori e per aprire un tavolo di confronto con l’amministrazione locale su queste tematiche di primaria importanza per migliaia di persone residenti nella cittadina.

Gli interrogativi sui quali la Funzione Pubblica aspetta risposte sono diversi, a partire dal perché si sarebbe deciso di mandare in sofferenza un servizio pagato con i fondi nazionali destinati al contrasto alla povertà e non con risorse locali. Il sindacato adombra anche l’ipotesi che la scelta del licenziamento, maturata due mesi prima del raggiungimento dei 36 mesi di lavoro del personale utili alla stabilizzazione dello stesso, sia conseguenza di una non espressa volontà della Giunta di sostituirli con altri.

“Purtroppo – aggiunge D’Emilio – siamo di fronte a comportamenti arroganti, che ignorano anche la clausola sociale che prevede l’utilizzo delle figure professionali esistenti fino all’espletamento di un bando per nuove assunzioni. Un atteggiamento rispetto al quale rivendichiamo spiegazioni perché a nessuno è consentito giocare sulla pelle dei lavoratori, nemmeno a chi si ritiene unto dal Signore in forza di un mandato popolare al punto di poter andare in controtendenza rispetto a tante altre amministrazioni, a partire dal Comune di Napoli che pur versa in condizioni economiche difficilissime, che hanno colto l’opportunità offerta dalle leggi procedendo ad inserire negli organici i contrattualizzati a vario titolo con l’importante risultato di avere dipendenti con esperienze professionali maturate sul campo. Perché ad Ercolano si va in direzione opposta?”