Ecm, proroga di un anno per chi non è in regola

Ecm, proroga di un anno per chi non è in regola

19 Febbraio 2023 Off Di Avv. Corrado Riggio

Con un emendamento proposto dal Senatore Zaffini è stata approvata la norma che prevede una proroga di un anno per l’obbligo degli ECM a carico dei medici anche se, va evidenziato, che nel frattempo il nuovo triennio formativo 2023 – 2025 risulta essere già iniziato.

Infatti, in sede di Commissioni riunite Affari Costituzionali e Bilancio al Senato è stato approvato un emendamento al c.d. Milleproroghe con il quale viene concessa un’ulteriore proroga di un anno per il triennio 2020 – 2022 grazie alla quale viene prolungata la scadenza per accumulare i crediti ECM fino alla data del prossimo dicembre 2023.

In pratica, l’anno 2023 sarà un anno di proroga per tutti professionisti medici in ritardo con l’acquisizione dei crediti relativi al triennio 2020 – 2022, anche se, va evidenziato che, nonostante tale proroga, contemporaneamente dal primo Gennaio 2023 risulta essere anche iniziato regolarmente il nuovo triennio 2023 – 2025.

Pertanto, tutti i professionisti in regola potranno e dovranno iniziare ad accumulare i previsti 150 crediti del nuovo triennio appena iniziato mentre i professionisti che non sono, invece, riusciti ad accumulare i 100 crediti del triennio precedente (con una riduzione di 50 crediti in virtù del c.d. bonus Covid) dovranno procedere a recuperare prima quelli precedenti e, poi, iniziare ad accumulare i crediti relativi al nuovo triennio.

Va, inoltre, evidenziato che in detto emendamento risulta essere presente anche un’ulteriore importante novità ovvero il Senatore Zaffini ha voluto che la proroga concessa fosse un’occasione per recuperare anche i crediti formativi dei trienni passati e non più recuperabili.

Nello specifico, sarà possibile il recupero anche dei crediti mancanti e relativi al triennio 2014 – 2016 e 2017 – 2019.

In tal caso la certificazione dell’assolvimento dell’obbligo ECM per questi periodi potrà essere conseguita attraverso crediti compensativi definiti secondo provvedimento della Commissione Nazionale della Formazione Continua.

Quindi, nel caso in cui ci si trovi in pari con i crediti del triennio scorso ma si conservi un debito per i trienni passati e sopra individuati che non si è riusciti a colmare, questa potrà essere un’ottima occasione per risolvere la problematica de quo.

In definitiva, a partire dal 2023 si tornerà ad una condizione di normalità dopo la lunga emergenza Covid che ha modificato anche il modo di formarsi e si avrà la possibilità di mettersi a posto anche in merito agli eventuali mancati crediti formativi dei precedenti trienni.