Disabilità e sistema pensionistico

Disabilità e sistema pensionistico

5 Dicembre 2018 0 Di La Redazione

“Il sistema previdenziale e la sanità per pensionati e non autosufficienti, in bilico tra bisogni primari e diritto alla salute”. Se ne è discusso oggi nel convegno promosso dai pensionati della Cisl.

 La tematica di scottante attualità è stata al centro dell’incontro tenutosi all’Hotel Mediterraneo di Salerno.

A presiedere i lavori  Pino Acocella, professore ordinario dell’Università Federico II di Napoli. L’introduzione è stata svolta, invece, da Giovanni Dell’Isola, segretario generale della Federazione pensionati della Cisl salernitana:“Il 77% degli anziani salernitani vive con pensioni inferiori a 1.000 euro. Questa è povertà”.

A seguire, gli interventi di: Enrico Coscioni, cardiochirurgo e consigliere alla sanità del presidente della Regione Campania; Ciro Toma, direttore dell’Inps di Salerno; Giuseppe Gargiulo, componente del coordinamento prestazioni del Consiglio di indirizzo e vigilanza (Civ) dell’Inps; Porfidio Monda, direttore del Piano di Zona Salerno 1/03 e dell’azienda consortile Agro Solidale; Gerardo Ceres, segretario generale della Cisl Salerno; Augusto Muro, segretario generale della Cisl pensionati Campania e Doriana Buonavita, segretaria generale della Cisl Campania. Le conclusioni sono state affidate a Loreno Coli, segretario generale aggiunto della Federazione nazionale della Cisl pensionati.

“Da almeno dieci anni la Fnp e la Cisl denunciano la grave situazione in cui, nel nostro Paese, sono costretti a vivere milioni di pensionati e non autosufficienti a causa della loro pensione insufficiente. La situazione non cambia in provincia di Salerno”, ha detto Giovanni Dell’Isola, segretario generale della Fnp Cisl salernitana. “Su una popolazione di circa 1.150.000 abitanti, gli over 65 nel territorio provinciale sono circa 223.000 pari al 20% della popolazione, mentre le pensioni erogate dall’Inps sono circa 345.000 pari al 30%.

Di queste il 25%, circa 85mila, sono inferiori a 500 euro mensili, mentre il 52%, circa 175mila, vanno da 500 a 1000 euro per un totale complessivo del 77% inferiore a 1.000 euro e dunque in una condizione di povertà. In molti si vergognano di recarsi presso le mense della Caritas o di altre associazioni, perché a volte non si ha il coraggio di farsi vedere in una condizione di grave indigenza”.

Una questione che Dell’Isola ormai denuncia da anni. “Qualcuno forse si stupirà, ma questa è la realtà con la quale la nostra coscienza deve fare i conti. La sola tassa sulla spazzatura in molti casi ha avuto degli aumenti esponenziali che in alcuni Comuni ha registrato aumenti  fino a tre o quattro volte. Il risultato è stato un ulteriore impoverimento delle pensioni medio-basse, che da anni non vengono adeguate al reale costo della vita. Questo convegno è la testimonianza e la conferma di un impegno che la Fnp e la Cisl continueranno a portare avanti perché è una battaglia di civiltà e di giustizia sociale”.