Covidfobia

Covidfobia

22 Ottobre 2020 0 Di La Redazione

La seconda ondata epidemica sta ampliando notevolmente la platea delle persone che accusano disturbi psichici gravi, fino agli punti fobici ossessivi e ai propositi suicidari.

 

In primavera la prima ondata di decessi e malati gravi legati alla pandemia. Ora è in arrivo la seconda ondata dagli effetti devastanti: è quella rappresentata dall’aumento dei disturbi di salute mentale, con un probabile incremento delle morti per suicidio e overdose di droga. A indicarlo è uno studio pubblicato sulla rivista Jama dal Dipartimento di psichiatria della New York University.

    Questa seconda ondata, secondo la ricerca, colpirà principalmente le persone di colore e ispaniche, gli anziani, i gruppi socioeconomici più fragili e gli operatori sanitari. Un ruolo fondamentale è giocato dal disagio sociale, conseguente non solo alle politiche di isolamento e la quarantena, ma anche alla crisi dell’occupazione, dell’istruzione, assistenza sanitaria, sicurezza alimentare, trasporti, attività ricreative, culturali e religiose e della capacità delle reti e comunità di sostegno personale di riunirsi e addolorarsi.

    Nell’articolo si riportano anche i dati di un sondaggio condotto a giugno scorso dai Centers for Disease Control (Cdc) negli Usa, da cui emerge che il 40,9% degli intervistati ha riferito almeno una condizione di salute mentale, tra cui depressione, ansia, stress post-traumatico e abuso di sostanze, con tassi 3-4 volte superiori a quelli del 2019, mentre il 10,7% ha preso seriamente in considerazione il suicidio negli ultimi 30 giorni.

    Secondo i ricercatori servono strategie di screening e valutazione del rischio di salute mentale, e terapie per chi è a più rischio da lutto prolungato e disturbo da stress post-traumatico, partendo dagli adulti e i bambini che hanno perso un familiare o un amico per Covid-19. A destare preoccupazione sono anche gli operatori sanitari, che vanno sostenuti.