Covid, discreti risultati impiegando remdesivir

Covid, discreti risultati impiegando remdesivir

26 Maggio 2020 0 Di La Redazione

Emergenza Coronavirus. Il rapporto rileva che i pazienti che hanno ricevuto questo farmaco hanno giovato di un tempo di recupero più breve.

 

Il farmaco antivirale sperimentale remdesivir è superiore allo standard di cura per il trattamento di Covid-19, in particolare perché sembra “accorciare” i tempi di guarigione, secondo un rapporto pubblicato in questi giorni sul “New England Journal of Medicine”. L’analisi preliminare si basa sui dati del trial terapeutico adattivo Covid-19 (Actt) sponsorizzato dal National institute of allergy and infectious diseases (Niaid), guidato da Anthony Fauci. Lo studio randomizzato e controllato ha arruolato adulti ricoverati con Covid-19 con evidenza di coinvolgimento del tratto respiratorio inferiore (malattia generalmente da moderata a grave).

Gli studiosi hanno scoperto che remdesivir è stato benefico soprattutto per i pazienti ospedalizzati con forma grave di Covid-19 che avevano bisogno di ossigeno supplementare. I risultati sui benefici in altri sottogruppi di pazienti sono stati meno conclusivi in ​​questa analisi preliminare.

Lo studio è iniziato il 21 febbraio 2020 e ha arruolato 1.063 partecipanti in 10 Paesi in 58 giorni. I pazienti hanno firmato il consenso informato per partecipare alla sperimentazione e sono stati assegnati in modo casuale a ricevere le cure standard impiegate nel loro Paese e un trattamento di 10 giorni con remdesivir per via endovenosa, oppure cure standard e un placebo. Il trial era in doppio cieco, il che significa che né gli investigatori né i pazienti sapevano chi stava ricevendo remdesivir e chi un placebo.

La sperimentazione ha chiuso l’arruolamento il 19 aprile scorso. Il 27 aprile 2020 (mentre era ancora in corso il follow-up dei partecipanti), un comitato indipendente di monitoraggio dei dati e della sicurezza che sovrintendeva alla sperimentazione ha esaminato i risultati e ha condiviso le proprie analisi preliminari con il Niaid. L’Istituto ha rapidamente reso pubblici i risultati, descritti nel rapporto pubblicato oggi sul Nejm.

Ebbene, il rapporto rileva che i pazienti che hanno ricevuto remdesivir hanno giovato di un tempo di recupero più breve rispetto a quelli che hanno ricevuto placebo. Lo studio ha definito il recupero come dimissioni dall’ospedale o uno stato medico sufficientemente buono da essere dimessi dall’ospedale. Il tempo mediano di recupero è stato di 11 giorni per i pazienti trattati con remdesivir, rispetto a 15 giorni per quelli che hanno ricevuto il placebo.

I risultati della sperimentazione hanno anche suggerito un beneficio in termini di sopravvivenza, con un tasso di mortalità a 14 giorni del 7,1% per il gruppo trattato con remdesivir rispetto all’11,9% per il gruppo placebo; tuttavia, la differenza di mortalità non è risultata statisticamente significativa. In definitiva, secondo gli autori i risultati supportano remdesivir come terapia standard per i pazienti ricoverati in ospedale con Covid-19 e che richiedono una terapia con ossigeno supplementare.