Coronavirus, 23 proposte di Italia Viva a De Luca

Coronavirus, 23 proposte di Italia Viva a De Luca

1 Aprile 2020 0 Di La Redazione

Il partito di Renzi presenta alla Regione la “ricetta economica” per poter affrontare le gravi criticità determinate dalla pandemia causata dal Covid-19.

 

Rispondere in maniera fattiva all’emergenza Coronavirus e dare aiuto alle fasce più deboli. È racchiuso in un documento che contiene 23 proposte concrete la risposta che Italia Viva ha inviato al presidente della Giunta regionale Vincenzo De Luca in risposta all’appello lanciato per una leale collaborazione tra le istituzioni e forze politiche. Ma qual è il programma operativo sul quale Italia Viva chiede un lavoro sinergico? Si parte dall’esigenza di aumentare i controlli, individuare casi di contagio anche con screening drive-through, realizzati quindi senza far scendere i cittadini dalle auto per coprire numeri importanti. Il tutto con tecnologie di tracciamento dei possibili contagi e successivo isolamento fiduciario o quarantena dei contatti. Valutare la possibilità di usare navi da crociera, sul modello di quanto fatto dalla regione Liguria, per supportare il fabbisogno di luoghi per quarantene e posti letto per degenti non sottoposti a terapie intensive.

Tanta attenzione a chi non ha una casa, con la possibilità di offrire un riparo sicuro utilizzando caserme dismesse per i clochard. Si propone insomma una forma d’inclusione potenziata per allestire camerate, fornire bagni e servizi igienici, e pasti caldi. Ancora, attivare un protocollo speciale per la raccolta dei rifiuti provenienti da aree a forte rischio di contagio, o provenienti da soggetti in quarantena, sospendendo la raccolta differenziata e adottando la raccolta di tutto il rifiuto indifferenziato con la modalità della “doppia busta”. Dotare tutti i lavoratori di attività essenziali di Dispositivi di protezione individuale.

Misura da estendere anche ai lavoratori privati quali tassisti e i conducenti di Ncc. Nel pieno dell’emergenza non ci si deve poi dimenticare del dramma di quelle donne che subiscono violenza domestica. Perciò tra le 23 proposte di Italia Viva Campania c’è il potenziamento dei centri antiviolenza, predisponendo un servizio straordinario di ascolto e di raccolta di denunce in questo periodo di convivenze forzate. E sulla stessa linea istituire comunità protette per minori che restano soli nelle quarantene quando i genitori e i nonni purtroppo si contagiano e hanno bisogno di ricovero ospedaliero. Sempre guardando alle esigenze dei più fragili, tra le proposte c’è quella di coinvolgere la Rete no profit per potenziare l’assistenza domiciliare ad anziani e malati, il tutto con una gestione coordinata dalla Regione e delegata ai singoli comuni. Si pensa poi ad accordi con le compagnie telefoniche per garantire l’accesso alla rete dati per quelle famiglie che vivono nell’indigenza e non hanno a disposizione abbonamenti “flat” e rischiano così di essere ancor più isolate. Al problema degli affitti è destinata la proposta di bloccare temporaneamente gli sfratti per morosità, sia per civili abitazioni che per attività economiche.

E ancora, bonus sociali di acqua luce e gas, sospensione di almeno 3 mesi con successivo rateizzo delle utenze. Per “Italia Viva Campania” è essenziale anche dare liquidità alle famiglie, alle imprese, alle partite Iva e ai professionisti, implementando a livello regionale le misure già esistenti a livello nazionale. E per le imprese immissione di liquidità e meccanismi semplificati di accesso al credito per la copertura del fabbisogno di liquidità. Di stampo economico anche la proposta di creare un Fondo centrale di garanzia, in grado di dare garanzie dirette dell’80% e di riassicurare del 90% le operazioni garantite dai Confidi. Molto concreta e attenta ad una ripartenza in sicurezza anche la proposta della riapertura dei cantieri nel rispetto di protocolli contro il contagio. Proroga di tutti i bandi per la concessione di contributi regionali che non possano essere espletati in modalità “a distanza”.

Emersione dei lavoratori irregolari impegnati in agricoltura, per garantire la continuità della filiera alimentare e per poterne accertare la condizione sanitaria. Creare un Fondo di credito d’imposta del 90% per tutte le erogazioni a sostegno delle attività culturali. Bando digitalizzazione e commerce per Piccole e medie imprese per supportare le Pmi nella digitalizzazione dei processi produttivi, nell’applicazione di tecnologie per lo smart working e implementazione del commercio online. Riattivare lo strumento del tirocinio con particolare riguardo alle laure scientifiche (informatica, ingegneria, biologia) e finanziare con una più ampia dotazione finanziaria bandi e tirocini.

Emanare una seconda edizione del Bando trasferimento tecnologico Regione Campania che finanzia progetti di innovazione tecnologica delle Pmi. Costituzione di una task force per accelerare i controlli di spesa e l’erogazione dei fondi por fesr su bandi già assegnati dalla Regione alle Pmi, di modo da garantire liquidità alle aziende su investimenti strategici di ricerca e sviluppo già in corso. Non mancano poi anche proposte molto pratiche, quale quella di attivare i distributori alimentari di attività temporaneamente chiuse.