Change la dame, pardon la Uosm

Change la dame, pardon la Uosm

19 Febbraio 2020 0 Di Antonio Magliulo

La direzione strategica dell’Azienda sanitaria locale di Caserta, con recente nota di sevizio, ha provveduto a far ruotare tutti i responsabili delle Unità operative di salute mentale.

 

Un autentico terremoto quello che si è scatenato nelle Unità operative di salute mentale di Terra di Lavoro. Una sorta di edizione riveduta e corretta del gioco dei “quattro cantoni”, con tutti gli otto responsabili delle Unità operative che sono stati cambiati di posto. La versione ufficiale dell’Azienda sanitaria locale e che si tratta di un provvedimento adottato in ossequio al Piano triennale anticorruzione, che hai incassato l’approvazione da parte della Regione Campania.

Nessuno può toglierci dalla mente però il sospetto che la vicenda possa essere stata generata e conseguenziale al pensionamento, per così dire “coatto”, dell’ex direttore del Dipartimento di salute mentale, dottor Luigi Carizzone. Su quest’ultimo sembrerebbero pendere varie inchieste della Magistratura ed una in particolare relativa a progetti incentivanti per il personale.

Ma veniamo ai fatti. La nota di servizio a firma del direttore generale, del direttore sanitario e di quello amministrativo, rispettivamente Ferdinando Russo, Pasquale Faraone De Girolamo e Amedeo Blasotti, ha per effetto la rotazione dei dirigenti delle strutture. A Capua arriva Gaetano De Mattia che prende il posto di Luigi Cioffo che viene spostato su Caserta.

A lasciargli il posto è stato Gaetano Rossi che viene spostato alla struttura di Villa di Briano. A Marcianise al posto di Giovanni Gaglione, che trasloca in quel di Mondragone, arriva Giuseppe Ortone. Da Villa di Briano, dove ha fatto posto a Gaetano Rossi, viene trasferito ad Aversa Roberto Buoninconti. Da Sessa Aurunca a Piedimonte Matese lo spostamento di Nicola Bonacci. A Sessa Aurunca, proveniente da Piedimonte Matese giunge Fabrizio Ferraiuolo. Il provvedimento sarà operativo dal primo marzo prossimo con, è facile immaginare, le polemiche senza fine che sempre si manifestano in queste occasioni.