Caserta, la Cisl-Fp scende in piazza

Caserta, la Cisl-Fp scende in piazza

27 Gennaio 2020 0 Di La Redazione

Al presidio di domani davanti la Prefettura saranno presenti, oltre al personale di ruolo, anche Oss delle cooperative coinvolte nella gestione alla rete ospedaliera dell’Asl.

 

Sanità e protesta. Domani mattina, in piazza Prefettura alle 10.00 la Cisl-Fp, Felsa Cisl, Ust CISL Caserta, saranno presenti a Piazza Vanvitelli, dinanzi la Prefettura per un sit in di mobilitazione di tutti gli operatori della sanità provinciale in vista dello sciopero regionale del 6 febbraio. La vertenza oltre che regionale è anche territoriale perché i problemi ancora insoluti sull’area sanitaria provinciale sono numerosi:

“Noi chiediamo sia a livello regionale che provinciale – spiegano Franco Della Rocca, Segretario Cisl-Fp Caserta e Nicola Cristiani, Segretario Provinciale Ust Caserta con delega alla Sanità – che la 208, legge per la quale potrebbero essere reintegrati nei tre anni previsti quei precari dell’Asl finora ritenuti fuori target, sia applicata anche all’Azienda Ospedaliera”.

In questi giorni la sanità casertana ha potuto segnare un piccolo punto a favore, dopo la manifestazione dei 200 lavoratori somministrati dell’Azienda Ospedaliera indetta dalla Felsa Cisl. Una protesta ben riuscita, che ha procurato la Convocazione regionale in 5° Commissione Sanità per i lavoratori somministrati, grazie all’onorevole Graziano.

Per il momento però non c’è all’orizzonte ancora alcuna soluzione concorsuale che possa scongiurare il paventato licenziamento prima della scadenza al 31 gennaio.

“Intanto, per quanto riguarda l’Asl – continuano Della Rocca e Cristiani – abbiamo chiesto un incontro a breve al direttore generale Ferdinando Russo, un tavolo anche con gli altri sindacati, per chiedere un atto ricognitivo di tutto il personale precario affinché nessuno rimanga fuori, nessuno dei precari che presentano i requisiti.

La novità è che al presidio di domani saranno presenti, oltre al personale di ruolo, anche Oss delle cooperative in gestione alla rete Ospedaliera dell’Asl di Caserta. Si tratta di 150 operatori in appalto di servizio che rischiano di perdere il posto di lavoro a causa della sospensione del Tar del concorso per Oss bandito dall’Asl di Caserta.

Per almeno un decennio, anch’essi hanno dato un grossissimo contributo per il mantenimento dei Lea, personale con anni e anni di esperienza nell’assistenza.

Sono la fascia debole della vertenza con un part time che non supera i 500/ 600 euro di mensilità.

Da tempo chiedono un concorso che gli è negato e ormai non vedono più un futuro per il proprio posto di lavoro.  Ricordiamo che a Caserta non si fa un concorso pubblico dal 1990.

Sarà presente inoltre anche una delegazione di lavoratori della Rsa Disabili di via Collecini a Caserta. Sono 50 operatori senza retribuzioni dal mese di novembre 2019, compresa la tredicesima”.

La Cisl fa un appello alle istituzioni, al Prefetto, alla Regione affinché tutte queste competenze maturate non si perdano e che si trovi una soluzione per ognuna delle problematiche presentate: la previsione dello scorrimento delle graduatorie, ognuna nella propria aerea e laddove sussistono forme di precariato che si avvii finalmente l’iter procedurale sia per i concorsi pubblici che per gli interni.

Lo sciopero indetto per l’intera giornata del giorno 6 febbraio coinvolgerà come già annunciato, il personale di comparto delle Asl e delle Aziende ospedaliere del territorio della Regione Campania, e per l’intera giornata del giorno 28 gennaio con presidi davanti a tutte le prefetture provinciali delle città di Napoli, Caserta, Avellino, Salerno, Benevento.