Velocizzare e semplificare la stabilizzazione dei precari

Velocizzare e semplificare la stabilizzazione dei precari

10 Aprile 2020 0 Di Al. Ma.

Caserta, le più rappresentative Organizzazioni sindacali mediche chiedono la conclusione delle procedure per la stabilizzazione ed interrotte in ragione dell’emergenza Covid-19.

 

Con una nota indirizzata al ministro Speranza, al governatore De Luca ed al manager dell’Asl di Caserta, Russo, i sindacati –  Cgil Fp, Cisl Medici, Uil Fpl, Anaao, Cimo, Fials e NursingUp – chiedono “un’accelerazione del processo di stabilizzazione che si attende da anni affinché finalmente vengano riconosciute a questi lavoratori le tutele contrattuali che spettano loro dopo anni di servizio”.

Nella richiesta i sindacati fanno presente che nell’Asl casertana sono attivi oltre 600 contratti flessibili ex art 15 octies e fra questi 180 operatori impegnati nella sanità penitenziaria, per lo più infermieri ed OSS e qualche tecnico della riabilitazione psichiatrica.

Si tratta – precisa la nota – di “lavoratori assunti con contratti flessibili c.d. atipici, in realtà di atipico hanno solo il contratto, perché la maggior parte di essi (un 90% circa) è stato reclutato mediante selezione per titoli e/o esami e il servizio prestato è riconducibile al lavoro subordinato con svolgimento di compiti ed obiettivi istituzionali,  per non parlare dei lavoratori della sanità penitenziaria, alcuni transitati in Asl dal Ministero di Grazie e Giustizia nel 2008, ai quali non è mai stato assegnato alcun progetto e/o obiettivo ma che lavorano senza alcuna tutela contrattuale o assicurativa in condizioni ambientali stressanti”.

Stiamo parlando, evidenziano le organizzazioni sindacali di categoria, “di professionisti altamente specializzati, nel limbo della precarietà da decenni che, in questi giorni di pandemia mondiale da Coronavirus sono sempre in prima linea a combattere negli ospedali, nei distretti ed anche al domicilio dei pazienti, senza le tutele contrattuali dei lavoratori subordinati”.

Oltretutto fra i 600 lavoratori, “circa 300 posseggono i requisiti per la stabilizzazione come da Decreto Madia con almeno tre anni di servizio al 31 dicembre 2017; gli aventi diritto diventano molti di più se si considera l’estensione al 31 dicembre 2019 sancito dalla Legge di Stabilità 2020.

Sa qui la richiesta all’Asl di Caserta affinché adotti “provvedimenti straordinari, trattandosi di procedure straordinarie interne all’Azienda Sanitaria, che bypassino l’emissione di nuove delibere e di farraginosi passaggi per il BURC e la Gazzetta Ufficiale e volti a velocizzare i percorsi avviati e mai completati attraverso: il   sorteggio di commissioni interne all’ASL anche per la dirigenza (come per il comparto); lo snellimento delle procedure concorsuali ad una valutazione per titoli ed una prova come da accordo tra sindacati e Regione; la riduzione dei tempi previsti dalla normativa per le convocazioni; l’assunzione diretta di lavoratori ammessi ai processi di stabilizzazione nell’Asl Caserta già inclusi in graduatorie vigenti di concorsi a tempo indeterminato di altre Aziende regionali o fuori regione.