Sorrento, SOS: è allarme droga

Sorrento, SOS: è allarme droga

26 Aprile 2024 Off Di Gaetano Milone

In una Sorrento capitale del turismo regionale dove vige un benessere economico ed assenza totale di disoccupazione, viene lanciato un preoccupante campanello d’allarme sull’uso di sostanze stupefacenti addirittura nel Palazzo di Città.

 A parlare o meglio a denunciare un presunto(  è d’obbligo) uso di “Cocaina al Comune di Sorrento” è  un coraggioso cittadino, Michelangelo Scannapieco, già noto alle cronache locali per aver messo in luce, certificati (dalla Polizia Municipale e dallo stesso ufficio tecnico comunale)  abusi edilizi, di albergatori, professionisti, politici e parenti di amministratori pubblici. Un voce fuori dal coro di benessere di facciata, che si aggiunge alle vecchie denunzie, che parlano di Sorrento luogo ideale di lavoro per escort (gli autisti di taxi parlano di decine ogni fine settimana), come città dove tutto è possibile, tutto è acquistabile”

 “Vox populi vox dei” o meglio, la storia si ripete. 

Infatti già nel lontano 2014, una famosa testata locale on line, oggi al servizio dell’Amministrazione comunale, riportava la richiesta di un ex vicesindaco, censore di costumi, di “test antidroga a Giunta e Consiglieri”. 

Il tutto supportato di un lungo “cappello” che giustificava la richiesta dopo gli ennesimi arresti a Sorrento di giovani “insospettabili”, finiti nell’inchiesta lampo della polizia ed accusati di spaccio di sostanze stupefacenti”. “Ora facciamo tutti un test antidroga” , si legge ancora nella dichiarazione del politico sorrentino, di una attualità sconcertante. 

“Il buon esempio aggiunge l’ex vicesindaco, predisporre un test antidroga per consiglieri comunali e componenti della giunta comunale dell’ente di piazza Sat’Antonino”. Il tutto possibile, leggendo le cronache di altri numerosi comuni, con una semplice richiesta da parte di un consigliere, della messa all’ordine del giorno  del Consiglio comunale dell’argomento “test antidroga per Amministratori pubblici. Facciamo presto, la città esige una risposta sugli interrogativi del cittadino Michelangelo Scannapieco.