Salvatore Cozzolino:”Sono un ragazzo umile, vivo sulla ricerca costante del miglioramento”

Salvatore Cozzolino:”Sono un ragazzo umile, vivo sulla ricerca costante del miglioramento”

13 Settembre 2021 0 Di Pasquale Maria Sansone

“La pallavolo è unica perché non c’è distanza fra testa e gambe, né fra cuore e anima. La pallavolo è unica perché non c’è distanza neppure fra i sei giocatori in campo e i sei in panchina”. (Ivan Zaytsev e Marco Pastonesi),

Oggi abbiamo il piacere di ospitare un atleta emergente della Pallavolo che vive con passione ed entusiasmo il suo lavoro di agonista: Salvatore Cozzolino.

Atleta professionista di scuola e proprietà Lube (con la quale sta svolgendo e ha svolto tutti i campionati giovanili, dall’u15 all’u19 cui parteciperà quest’anno), con eccellente preparazione e resistenza fisica e psicologica, ottime capacità organizzative e comprovata competenza nelle discipline pallavolistiche, in particolare di salto e forza fisica . Si caratterizza per velocità, flessibilità e facilità a

collaborare con il team sportivo nel raggiungimento degli obiettivi e ha partecipato a gare, manifestazioni e progetti a livello nazionale nell’ambito della Pallavolo , tra cui selezioni nazionali.

Come hai vissuto e come vivi, come hai affrontato e come affronti la paura della pandemia del contagio ed il notevole disagio legato alle indispensabili severe misure restrittive?

Ormai è più di 1 anno e mezzo che portiamo avanti quest’inferno in cui siamo entrati e dal quale non pare, per il momento, ci sia speranza di uscire. Io pratico Pallavolo da 8 anni, e mai, sottolineo MAI, avrei pensato di affrontare un putiferio del genere…è successo tutto così velocemente!!! A causa di questa pandemia la Società che possiede il mio cartellino ha dovuto effettuare dei tagli a livello anche economico (dato che deve mantenere una base solida alla prima squadra, serie A) e soprattutto per non assumersi una grande responsabilità essendo noi tutti minorenni. Di conseguenza tutti i ragazzi della casa con cui convivevo, sono tornati ognuno a casa propria a giocare in società che ci permettevano di affrontare un campionato alla nostra altezza e che allo stesso tempo ci avrebbe permesso di alloggiare a casa sotto la “protezione” di mamma e papà. Dal punto di vista umano invece posso dire di avere letteralmente bruciato parte della mia adolescenza che sicuramente avrei potuto godermi di più, dato che sono entrato in pandemia sedicenne e attualmente che ne ho 18 siamo qui senza sapere ancora per quanto ancora durerà questo incubo. Per quanto riguarda la paura del COVID  non ne ho troppa, o per lo meno avevo, prima dello sviluppo della variante Delta che sembra essere molto più aggressiva del primo ceppo di Sars-Cov 2. Sono un ragazzo, anche grazie alla disciplina sportiva, che sta molto alle regole, quindi ho sempre usato mascherina, gel igienizzante e tutti i presidi utili alla prevenzione. Durante la stagione sportiva fortunatamente, a spese della società e della federazione, siamo stati sottoposti regolarmente a tutti i tipi di prelievi salivari, test sierologici ecc…quindi siamo stati molto preservati, anche se praticamente tutta la squadra, tranne me e un altro ragazzo, è stata vittima di questo virus (senza nessuna grave conseguenza fortunatamente). Inizialmente non piaceva definirmi “No Vax”, diciamo che avevo molti dubbi su questo vaccino, dubbi dovuti a cattiva informazione da Facebook e altri articoli “Fake News” da incosciente e non ignorante, attenzione! L’amore per lo Sport e imprescindibilmente per la pallavolo ha prevalso su questa paura e/o timore che avevo e mi sono vaccinato (con Moderna). Subito dopo mi sono ricreduto e penso che l’unica soluzione per tentare di uscire da questa situazione sia vaccinarsi, anche se comprendo la paura e i pensieri di chi non lo voglia fare, che non condanno.

Quanti danni secondo te hanno arrecato allo sport in generale e alla Pallavolo la pandemia e la confusa gestione politica?

Faccio una premessa, io gioco a pallavolo solo ed esclusivamente per divertirmi e per raggiungere, traguardi ed obiettivi che sono tutt’altro di genere politico e imprenditoriale; mi esprimo per quello che ho sentito dire! Sicuramente i periodi di stop hanno condannato, ahimè, fabbriche e aziende produttrici recando danni economici irreversibili tanto che hanno portato alla chiusura di alcune di esse. Poca produttività porta poco guadagno, poco guadagno porta  pochi soldi (quindi

anche la perdita di migliaia di posti di lavoro in TUTTI i settori), pochi soldi portano a molti meno investimenti nell’ambito sportivo, quindi molte società hanno visto il ritiro di tanti, e anche importanti sponsor, che erano e sono organi vitali in questo settore. Altri importanti fondi arrivavano e arrivano dai biglietti e/o abbonamenti che il pubblico pagava, ma siccome la gestione politica della situazione (non dico che sia giusta o sbagliata) ha sottovalutato questo importante aspetto ci sono stati altri danni. E spero veramente che questo periodo buio finisca al più presto perché vedere i palazzetti vuoti fa brutto dato che lo sport serve, anche, oltre a che fare, a dare spettacolo, intrattenimento, e secondo me c’è n’è molto bisogno in questo momento particolare.

Quanto valore attribuisci al binomio sport-salute? Ossia quanto è fondamentale svolgere attività sportiva per il conseguimento e il mantenimento del benessere psico-fisico?

Io penso che se non si voglia intendere un’unica cosa per “sport e salute” si può affermare che si tratta di un binomio impossibile da scomporre! Si sa lo Sport aiuta a prevenire molte patologie che potrebbero manifestarsi  durante la giovane età sino a tutta la durata della vita, rafforza il sistema immunitario,l’apparato cardio-circolatorio e tanto altro, che essendo di pertinenza medica, mi sfugge. Battute a parte, credo fondamentale la pratica sportiva e diciamo che mi ha fatto fare un respiro di sollievo anche per quanto riguarda la paura di contrarre il COVID, poi essendo un soggetto asmatico (assolutamente non grave, dovuto alle allergie) lo sport mi permette di contrastare questo problemino aiutandomi a gestirlo. Questi giorni tra l’altro ho letto un articolo medico-scientifico che sosteneva “che non esiste farmaco migliore, più miracoloso, dello Sport” e condivido pienamente questa

affermazione. D’altro canto lo Sport mi consente di mantenere una forma fisica invidiabile.  Tutto questo ovviamente accompagnato da un corretto regime

alimentare, altro importante farmaco a parer mio miracoloso, l’alimentazione è salute cioè sei quello che mangi! Ora non dico che non si possa bere una coca cola, mangiare un cornetto con la nutella, ogni tanto, però è meglio non fare un uso regolare di altre famigerate “schifezze”.

Cosa ti hanno dato in termini di crescita personale sociale e professionale lo sport in generale la pratica sportiva di cui sei rappresentante?

Io sono cresciuto con lo Sport quindi probabilmente non saprei immaginare un Salvatore “senza sport. Penso che lo Sport e in particolare la Pallavolo (in quanto gioco di squadra, gioco molto mentale, uno sport di adattamento, che ti presenta situazione sempre diverse alle quali devi trovare una soluzione in pochissimi millesimi di secondo) abbia inevitabilmente modellato la mia  personalità .

Sono un ragazzo che sta rincorrendo i propri sogni e sembra proprio che la strada sia quella giusta. Questa consapevolezza mi reca grande emozione e soddisfazione ma sono comunque convinto del fatto che bisogna sempre migliorarsi perché non si

smette mai di imparare e mai si diventa perfetti. Questi piccoli successi conseguiti fino ad ora mi ha dato una buona posizione nella società, infatti sono abbastanza conosciuto nelle città in cui gioco e ho giocato (anche in quelle degli avversari mi sono contraddistinto) e sono davvero molto ammirato e questo non fa altro che invitarmi a fare meglio a fare di più, per soddisfazione personale e di coloro che mi

sostengono e mi stanno intorno a partire dai miei genitori, la mia amata ragazza Michela, e moltissime altre persone. Addirittura mi fermano in strada chiedendomi “ma tu sei Salvatore Cozzolino? Quello forte a Pallavolo della Lube? Che grande! Parlano tutti di te in città”. Un conto è raccontarlo e altro conto è sentirsele dire certe cose che, per quanto motivanti ed entusiasmanti,  mi lasciano spesso a bocca aperta, perché in fondo sono un ragazzo umile con la testa sulle spalle che non si fa illusioni, ma fonda le sue convinzioni sul presente, su quello che vive e sulla ricerca costante del miglioramento individuale con l’allenamento. AMO LA PALLAVOLO! (anche se mi costa qualche acciacco fisico)