Pietro Famiano: “Nulla si raggiunge senza sacrificarsi”

Pietro Famiano: “Nulla si raggiunge senza sacrificarsi”

7 Dicembre 2022 Off Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

“In campo non ci si batte con le armi, bensì col pallone.” (DIEGO ARMANDO MARADONA)

Oggi parliamo di Covid, sport e salute con: Pietro Famiano.

Queste alcune delle più importanti squadre in cui ha militato: Juventus, Parma, Foggia, Triestina, Turris, Potenza, Gubbio Nocerina, Giugliano.

La fase pandemica più acuta sembra ormai alle spalle, anche se i continui colpi di coda non lasciano tranquilli, come ha vissuto, come vive, come ha affrontato e come affronta questa situazione di grande difficoltà per il mondo dello sport, come ha gestito la paura del contagio e del disagio legato alle misure restrittive?

Bisogna mantenere la guardia sempre alta anche se il peggio è alle spalle.

Le restrizioni ed i tentennamenti del mondo politico hanno causato gravi danni al mondo dello sport, soprattutto a quello cosiddetto minore, cosa è successo in particolare nella sua specialità?

È stato un duro colpo per chi come è abituato ad allenarsi in gruppo staccare da un momento all’altro e ricominciare in controllo con tamponi giornalieri per la sicurezza di tutti. A livello politico è stata dura gestire la situazione dello sport minore, anche se il ministro Spadafora insieme all’AIC  ha dato un grosso contributo con incentivi per collaboratori sportivi ed atleti.

Chi è stato in famiglia o tra gli amici a spingerla verso l’attività agonistica, oppure si è trattato di una sua folgorazione guardando ai modelli dei grandi campioni?

Amore a prima vista con il pallone dai primi passi si vedeva che era un talento naturale infatti subito comprato dal Parma per passare poi alla Juve.

Al di là delle doti personali e delle attitudini, quanto conta la forza di volontà nel raggiungimento degli obiettivi?

Per raggiungere gli obbiettivi a prescindere dal talento ci vuole una grande volontà per arrivare alla meta.

Se dovesse dare qualche consiglio utile ai ragazzi che si avvicinano alla sua specialità cosa suggerirebbe?

Ai ragazzi di oggi dico di ritrovare il “calcio di strada “e che nulla si raggiunge senza sacrificio.